Di Al. Tallarita

La nuova serie coreana “Non siamo più vivi” è figlia dei tempi. Quelli dei virus.

Dell’impunità dei bulli, della sopraffazione, che scaturisce, passando per soluzioni folli, alla fine dell’essere umano.

Basato sull’omonimo webtoon, webcomic, coreano ‘Now at Our School’ è prima sulla piattaforma Netflix. Ma non un virus qualsiasi, arrivato dopo il covid, si dice in una delle puntate, è un virus potente che ferma il cuore, per non restare atterriti dalla paura e così reagire. Regredendo agli istinti primordiali..ma da morti. Tutto accade in una città sudcoreana vicina a Seul.

In una scuola superiore, cuore della serie, di 12 episodi, si stagliano numerose storie rapporti familiari, genitori single, amicizie. Tra cattiveria molto bullismo e discriminazioni. Attimi da romanzo d’amore, flirt scolastici, speranze adolescenziali.

Lo splatter si mescola al horror. Gli studenti prima e tutta la popolazione poi, diventano zombie, che si nutrono dei propri simili. L’inventore del virus, Byeong-chan, è un professore dello stesso liceo da cui parte tutto. A causa di un morso di un topolino-cavia al dito di un’alunna, nel laboratorio di Lee Byeong-chan, che seppur legata dallo stesso a un termosifone, riesce a fuggire e infettare tutti. Crea quel virus in laboratorio, per dare una chance al figlio bullizzato, che tenta il suicidio. Immagina un virus che entri nel corpo e lo induca a reagire, per non restare atterriti dinnanzi alla paura. Ma le cose…gli sfuggono di mano.

La scuola è un covo. Pochi ragazzi sopravvissuti lottano spostandosi da uno spazio all’altro per restare vivi e non infettarsi.

Lui verrà arrestato racconterà tutto a un detective ..ma farà la stessa fine morso da uno zombie. Attenzione che ora si va verso lo spolier per chi vuol vedere il finale non legga.

La decisione finale è bombardare tutto e tutti. Uccidere tutti sani e malati e rinchiudere in quarantena di mesi, gli asintomatici probabilmente tra di loro anche infetti, tratti in salvo dopo l’operazione, e quelli già arrivati.

Decisione presa dal militare in grado, che dopo averla presa, dichiarando la sua totale responsabilità deciderà per il suicidio.

Ma oltre ad alcuni ragazzi sopravvissuti, non infetti che si salvano, altri infettati hanno reazioni alternative e resteranno vivi a metà, con sensi rafforzati e superiore forza fisica. Studenti, che in quanto adolescenti, si ritroveranno a vivere, in un mondo parallelo tra le macerie del loro liceo.

error: Content is protected !!