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Estratto dell’articolo di Giovanni Caprara per il “Corriere della Sera”

TERREMOTO IN TURCHIA

Due terremoti hanno lacerato il Sud della Turchia e il Nord della Siria con rilevante intensità alle 2.17 di ieri mattina e alle 11.24 (ora italiana) raggiungendo rispettivamente la magnitudo di 7.8 e 7.5 della scala Richter. […] I due terremoti fanno parte di un’unica sequenza sismica scatenata all’incrocio di quattro placche che si scontrano di continuo — Anatolica, Arabica, Euroasiatica e Africana—, accumulando energia sino a provocare l’attivazione di una lunga faglia. Per questo l’intera area è classificata tra quelle con la pericolosità più alta del Mediterraneo.

1 Quale è la causa del terremoto che sembra aver provocato uno scivolamento della placca Anatolica di almeno 3 metri?

TERREMOTO IN TURCHIA – TIPI DI FAGLIE

Si è verificato uno scivolamento orizzontale, quindi sullo stesso piano, della placca Anatolica verso Sudovest rispetto alla placca Arabica. Ciò ha generato un tipo di faglia che i sismologi chiamano «transcorrente a bassa profondità» con un ipocentro, cioè il luogo in profondità in cui si scatena, tra i 15 e i 20 chilometri. In altre parole la Turchia nelle stime è scivolata in realtà di 5-6 metri rispetto alla Siria. […]

TERREMOTO IN TURCHIA

2 Come è cambiata l’area interessata dal sisma?

L’imponente lacerazione ha coinvolto una zona lunga 190 chilometri e larga 25 scuotendo violentemente il suolo e provocando una sequenza che ha raggiunto i due picchi più intensi a distanza di nove ore uno dall’altro. […] un’infinità di sussulti minori, circa 200 già nelle prime ore.

3 Un fenomeno di tale intensità può durare a lungo nel tempo?

SCIAME SISMICO IN TURCHIA

Sì, arrivando a manifestare una sorta di «epidemia sismica» prolungata […] che potrebbe proseguire per giorni, forse mesi se non anni […] fino a quando l’energia accumulata non sarà liberata il fenomeno non si interromperà.

[…] 5 Due scosse tanto forti, che potenza hanno raggiunto?

L’energia sprigionata dalle due scosse più intense hanno raggiunto livelli molto più alti dei terremoti che hanno colpito negli ultimi decenni la l’Italia. Si è stimato che la prima era circa 500 volte più elevata di quella manifestata dal sisma di Amatrice del 2016 e 30 volte più alta rispetto all’Irpinia del 1980. […]

 

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