Di Al. Tallarita

Ogni rapporto internazionale tra le grandi potenze, ha cambiato volto nel momento in cui è iniziata la definita ‘operazione speciale‘ russa. I segnali si potevano intravedere già prima, con degli eventi successi oltreoceano.

Le frontiere sono tornate, più forti di prima. La cancel culture fa il resto, seppur modificata nei suoi presupposti. Tutto quello che è fuori dal pensiero politicamente corretto, è fuori dalla realtà. Quella che hanno deciso di costruire, entro cui dovesse vivere e relazionarsi, ogni singolo essere umano.

Ma il mondo è così grande, così ampio, che è impossibile gestirne il pensiero, la percezione della realtà, i fatti contingenti lo dimostrano.

Nonostante molti media cerchino di imporre un’unica interpretazione della realtà. Senza raccontare di questo cambiamento epocale e che i giochi, li conducano i produttori di taluni beni.. come lo sono anche le armi..

Resteremo schiacciati dentro un ingranaggio complesso.

Voi davvero pensavate che il mondo che ci hanno venduto di pace assoluta, visioni globalizzate..o magari solo ‘dem’.. avrebbe resistito ai cambiamenti storici e alle rivoluzioni economiche dei grandi paesi?

Le basi della democrazia, dell’autodeterminazione, della diversità, così come dell’importanza della difesa dei confini e dei diritti umani, sono pietre miliari per la sopravvivenza delle società.

Prototipi dell’apparire costante, senza sostanza, di rapporti virtuali di social, di certo non hanno facilitato le cose. Laddove ignari, cediamo dati e confini personal a imprese senza scrupoli.

Né hanno favorito una visione lucida, che avrebbe potuto prevedere di come sarebbe andato il futuro. Che è oggi. E che si evolverà in un domani, meno roseo e plastico, del passato recente.

La visione alternativa del mondo è stata erroneamente schiacciata da un forzato globalismo. L’errore è stato proprio questo.

Ora il mondo da qui in poi è diviso.

Ma anche l’occidente dentro se, avrà le sue enormi divisioni. Le grandi potenze asiatiche stanno creando un asse che si andrà rafforzando sempre di più, anche grazie all’acquisizione di altri territori. Penso all’Africa, di cui ho ampiamente scritto. E le grandi produzioni internazionali di beni di consumo, così come le risorse minerarie e non solo, sono loro.

Teniamolo ben presente.

Quando come Europa, in particolare, facciamo scelte, che propendono solo verso uno di questi poli. Attorno a cui si sviluppano le economie mondiali.

Il ‘senso unico del pensiero unico‘ che ci ha avvolto negli ultimi anni, viene da una visione unilaterale del mondo. Ma quel mondo unico non esiste già più. Economia, società..

La cancel culture è nata li..Ma ora diverrà più ampia…tra un mondo e un altro. Dove vi sarà un nemico da cui non sarà più possibile attingere. Né dalle sue risorse né dalla sua cultura.

E cosa succederà alla politica? Anche nostrana?…Al momento non c’è spazio per partiti politici che rappresentino un’idea alternativa e non massificata della società.

Una specifica visione sul lavoro, di gestione quotidiana del mondo e delle cose, una visione più conservatrice, se si parla ad esempio di destra e centro. Seppur esprimano il volere popolare e il loro sentimento. Non è verità assoluta, ciò che sia multicondiviso o peggio imposto, né è necessariamente giusto. Non esiste unilateralità, nella percezione delle cose e della vita. Se non attraverso meccanismi imposti, coercitivi.  E la democrazia, dovrebbe essere altro. Schernire il pensiero altui come inferiore è un atto di violenza.

Un altro aspetto particolarmente preoccupante, è che il potere mediatico, tende a portare avanti a spingere queste posizioni unilaterali.

Quello che abbiamo conosciuto fino a ora è concluso. In particolare ora che il mondo sarà più piccolo, giacché ulteriormente contrapposto, come pensate riescano a sopravvivere le visioni alternative?

Intendo dire, ora che le divisioni saranno nette, tra superpotenze, tra Occidente e Oriente, tra valori costruiti o presunti.. sarà da vedere dove possano collocarsi i Partiti politici. Dai conservatori, ai populisti (quel poco che ne resta dopo la pandemia), agli antisistema, che comunque interpretano i sentimenti di varie fasce della società.

Le risposte che alcune fasce popolari ricercano..non sono facili da gestire, né da dare. Ma negarle non è utile a nessuno. Come potranno interpretare la rabbia, la paura, le necessità del popolo, in particolare in Europa e ancor più in Italia?

Perché avere soldi implica l’esistenza e il lavoro delle banche, il futuro implica costruire e trasformare i territori, affrontare realtà che però vengono contrastate. Inoltre il benessere, implica rapporti con i vari stati. Insomma ogni cosa sociale implica dei compromessi. Che vanno, discussi, scelti e accettati, in base a cosa si voglia ottenere per la sopravvivenza della società.

Le nuove economie Cina, India, Pakistan e anche Russia, Turchia, Brasile, formano un asse molto potente e la presunta superiorità Usa, che loro cercano di mantenere da sempre…oggi si scontra sulla nuova realtà.

Mentre il nostro esercito si appresta con la Nato a mandare soldati, in pianta stabile,  alle frontiere con la Russia.

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