lunedì 13 aprile 2020

Di Al.Tallarita

Quello che è certo è che il coronavirus ha fatto sì che l’Europa perda l’Italia. Perlomeno, intanto, nel sentire comune e nella reazione dei politici, quelli di raziocinio tanto ruroscettici quanto no. E nella reazione del Popolo sopratutto. I sondaggi di parlano chiaro: in Italia il 20% in più rispetto al 2018 vuole uscire dall’Europa. Perché questa stretta morsa, all’interno della quale l’Europa ha costretto e sta costringendo l’Italia, è chiara. Ancora non abbiamo idea delle manovre a cui dovremmo rispondere. In termini di sacrificio economico e che distruggerebbero l’Italia. Auguruamoci in un più roseo futuro, anche se non è facile superarlo, la situazione di un’ Italia Exit adesso esiste ed è tangibile.Addirittura il Financial Times, si domanda se questa crisi aperta dal Covid-19, crei i presupposti a che l’Europa perda l’Italia.È una realtà che racconta che se ci fosse un referendum, gli italiani voterebbero per l’uscita dall’Unione Europea. E allora auguriamoci che questo referendum si metta in atto. Anche perché l’Unione Europea, tranne che facilitare dei provvedimenti che hanno messo in ginocchio l’economia italiana, la nostra esportazione all’estero, gli agricoltori, gli allevatori e oggi che nega gli aiuti dovuti all’Italia. Opponendosi alla misura degli eurobond, che creerebbero un nuovo debito, proprio per l’emergenza del covid. Da dividere tra tutti gli stati membri e che sarebbe pagato, anche per chi non potesse far fronte, da tutti gli altri stati. Che hanno economie più floride. In un momento così disastroso e storicamente non percepibile, dalle nostre generazioni, ma che ahimè stiamo vivendo:è chiaro che l’Unione Europea è fallita.Siamo al filo di una recessione, la più terribile della storia nazionale moderna e tale sentimento è diffuso anche tra l’elite più europeiste italiane. Uno dei Padri fondatori UE, proprio l’Italia, è il primo oggi che vuole e probabilmente dovrà uscire. Rimboccarsi le maniche all’indomani di quella che è una vera e propria guerra ricostruirsi e ristabilire i suoi confini nazionali: fisici, economici, sociali, mentali e culturali. Con rinnovate alleanze internazionali. Alla luce di quanto successo, che ha messo in ginocchio le economie globali.

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