Leonardo

Sbloccare il potenziale di crescita, che

vedrà i ricavi aumentare del 6% e la

redditività raddoppiare in quattro anni,

trasformando l’azienda in un’industria

cross-divisionale multidominio. Sono questi i

principali target del piano industriale 2024-

2028 di Leonardo, che pone le tecnologie

digitali al centro dello sviluppo. L’obiettivo è

consentire l’interconnessione e l’interoperabi-

lità di tutte le soluzioni (aerei, elicotteri, droni,

satelliti, radar, sensori, ottiche, stazioni di co-

mando e controllo) per i diversi ambiti operativi

(terra, mare, aria, spazio e cyber), in un conti-

nuum digitale sicuro.

Nel piano, spazio e cyber security giocano un

ruolo fondamentale poiché, oltre a essere i

business in cui la spesa globale crescerà di

più entro il 2028 (+8,8% all’anno per la cyber,

+7,6% per lo spazio), pongono nello stesso

tempo l’esigenza di ride nire il concetto di di-

fesa tradizionale. Le minacce oggi assumono,

infatti, connotati sempre più di natura ibrida e

multidominio, mentre lo scenario internaziona-

le registra un’escalation dei con itti e aumenta

la pressione competitiva sulle aziende.

DA DIFESA A SICUREZZA GLOBALE:

LA CENTRALITÀ DEI DATI

Trasformare il modello di business da difesa

a sicurezza globale è quindi indispensabile

per le industrie dell’aerospazio, difesa e si-

curezza. Se i bullets sono alla base della

difesa convenzionale, i bytes diventano il fat-

tore determinante per una sicurezza a 360

gradi. Tra i protagonisti del nuovo modello,

l’intelligenza arti ciale, l’high-performance

computing, la cyber security, lo spazio, il

cloud e il gemello digitale o digital twin. Tutti

equamente fondamentali per generare, ela-

borare e proteggere i dati, fonte insostituibile

della digitalizzazione.

E proprio grazie ai sistemi e alle soluzioni tec-

nologiche di Leonardo, è possibile raccogliere

ed elaborare i byte, integrandoli e valorizzandoli

per garantire sia la sicurezza di territori, infra-

strutture critiche e trasporti, sia la tutela degli

ecosistemi, contribuendo così alla crescita so-

stenibile del pianeta.

GLOBAL MONITORING

Gran parte del futuro della Terra si gioca, in-

fatti, al di fuori dell’atmosfera. Dallo spazio

arrivano nuovi servizi che aiutano a progettare

un domani più sostenibile, migliorare la vita

dei cittadini, tutelare l’ambiente, prevenire gli

effetti del cambiamento climatico, accedere

a servizi di geo-localizzazione per la mobilità.

Al centro di tutto, dati e segnali satellitari: ogni

giorno le sentinelle del programma Copernicus

generano 30 terabyte di dati signi cativi, così

come la missione COSMO-SkyMed dell’Agenzia

spaziale italiana (ASI) e del ministero della Di-

fesa, che nel tempo ha fornito oltre due milioni

di immagini della super cie terrestre.

SUPERCALCOLO E CLOUD SPAZIALE

Per far sì che l’enorme mole di dati in arrivo

da queste fonti si trasformi in informazioni utili,

occorre una grandissima capacità di calcolo.

Qui entra in gioco il supercomputing, che per

Leonardo signi ca l’HPC davinci-1, in grado di

elaborare cinque milioni di miliardi di dati e

operazioni al secondo, proteggerli e renderli di-

sponibili a tutte le unità di business attraverso

il cloud computing.

Le attività di analisi, elaborazione e protezione

del dato, peraltro, si potranno presto effettua-

re direttamente nello spazio grazie allo studio

avviato da Leonardo per lo space cloud della

Difesa italiana. Il progetto sfrutterà tutte le

capacità combinate dell’azienda nello spazio,

nell’acquisizione, gestione e cyber protezione

dei dati, nell’intelligenza arti ciale e nel super-

computing. Gli utenti potranno, di conseguen-

za, accedere più rapidamente a dati strategici,

come quelli di comunicazione, osservazione

della Terra e navigazione, ovunque e in qualsi-

asi momento. Inoltre, grazie al trasferimento

delle sole informazioni di interesse a terra, le

reti di trasmissione potranno essere impiegate

per altri tipi di collegamenti, mentre lo storage

di dati in orbita fornirà anche un utile back-

up dei centri di Terra più esposti alle calamità

naturali.

IN ORBIT SERVICING

I circa 9mila i satelliti oggi in servizio (fonte ESA,

Agenzia spaziale europea) sono diventati asset

strategici da tutelare, così come le orbite in cui

ruotano. Che siano basse (LEO-Low Earth Orbit)

o geostazionarie (GEO-Geostationary Earth Or-

bit), è in queste due fasce che operano i sistemi

di comunicazione, navigazione e osservazione

della Terra. Per mantenere la sostenibilità del-

lo spazio e continuare a erogare questi servizi,

saranno sempre più indispensabili operazioni

di tipo in orbit servicing, cioè di manutenzione,

rifornimento, riparazione e aggiornamento di

asset direttamente nello spazio.

Un ambiente nel quale il nostro Paese si av-

varrà di una missione dimostrativa, la cui pro-

gettazione e sviluppo è stata assegnata dall’a-

genzia spaziale italiana a un raggruppamento

temporaneo di imprese guidato da Thales

Alenia Space Italia e che comprende anche

Leonardo, Telespazio, Avio e D-Orbit. Leonardo,

in particolare, fornirà il braccio robotico che

consentirà di effettuare una serie di operazio-

ni fondamentali, come catturare un bersaglio,

spostarlo e agganciarlo a un satellite o inserire

correttamente l’interfaccia di rifornimento.

Oltre 60 annidi esperienzaL’Italia è il settimo Paese al mondo per investimenti nello spazio in rapporto al Pil, per un totale di 4,6 miliardi di euro e un fatturato complessivo pari a circa 2,5 miliardi nel 2022. Nel 2024 gli investimenti pubblici cresceranno, arrivando entro il 2026 a circa 7,3 miliardi, inclusi i contributi per l’ESA e l’ASI, i fondi del Pnrr e quelli europei (Fonte PwC Italia).Leonardo, con il 70% di tutti gli addetti del settore in Italia, copre l’intera catena del valore dell’industria spaziale, dalla manifattura di satelliti e infrastrutture orbitanti, alla produzione di equipaggiamenti e sensori hi-tech e alla gestione di servizi satellitari,  no ai sistemi di propulsione e lancio. Una capacità frutto di oltre 60 anni di esperienza, consolidata anche attraverso la partnership strategica con Thales nelle joint venture Telespazio e Thales Alenia Space, nonché nella partecipazione del gruppo italiano in Avio (29,6%)

error: Content is protected !!