Consiglio di sicurezza Onu d’emergenza. Cina preoccupata per l’escalation di violenza

Il Sole 24 Ore

L’incursione via terra dei combattenti palestinesi in Israele

Mosca chiede un cessate il fuoco: «Se l’avessimo saputo l’avremmo evitato». Teheran: siamo fieri dei combattenti palestinesi

Ferma condanna da parte di Europa e Stati Uniti per l’attacco a sorpresa sferrato da Hamas con 5mila razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso il sud e il centro di Israele. Prese di posizione nelle quali si sottolinea anche il pieno diritto dello Stato ebraico di difendersi. La Russia dal canto suo si dice «sorpresa» per l’azione sferrata dall’organizzazione paramilitare palestinese e invita le parti in conflitto a cessare il fuoco.

Anche l’Arabia Saudita – paese che sta negoziando con Israele per normalizzare i rapporti tra i due paesi – chiede la fine immediata dell’escalation. L’Egitto riferisce di aver avviato contatti per porre fine alle operazioni militari.

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Dal mondo arabo arriva ad Hamas il sostegno dell’Iran che si dice «orgogliosa dei combattenti palestinesi». Domenica il Consiglio di Sicurezza dell’Onu terrà una riunione di emergenza. La Cina si dichiara profondamente preoccupata per l’escalation di tensione e violenza.

Tajani, andrò in Egitto: contiamo su Paesi arabi moderati
«Vogliamo che ci sia una de-escalation, perché non vogliamo e nessuno vuole che scoppi un’altra guerra di ampio raggio, fermo restando il diritto di Israele a difendersi. E contiamo anche sull’Arabia Saudita, contiamo sulla Giordania, contiamo sull’Egitto. Sarò in Egitto questa settimana perché si possano calmare le acque. Sono Paesi moderati che vogliono comunque che non ci sia alcuna estensione del conflitto». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo al Tg1.

Biden condanna attacco Israele: terrorismo non giustificato
Il presidente Usa Joe Biden condanna gli “orribili” attacchi contro Israele: «Il terrorismo non è mai giustificato. Israele ha il diritto di difendersi e difendere la sua gente. Gli Stati Uniti mettono in guardia altre parti ostili a Israele a non cercare di approfittare della situazione. Il sostegno della mia amministrazione alla sicurezza di Israele è solido e incrollabile». Sul conflitto in corso in Israele Biden ha avuto una conversazione telefonica con il re di Giordania Abdullah II.

Il Pentagono lavorerà per assicurare che Israele abbia «quello di cui ha bisogno per difendersi» assicura il ministro della Difesa americano Lloyd Austin.

Abu Mazen: Israele ha distrutto il processo di pace
L’Autorità nazionale palestinese torna ad accusare Israele di aver «distrutto il processo di pace». Lo ha affermato il ministero degli esteri di Abu Mazen in un comunicato rilanciato dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Le ragioni della esplosione nella Regione vanno ricercate «nella assenza di una soluzione della questione palestinese per 75 anni, nella continuazione della politica di doppio-standard della comunità internazionale, nel suo silenzio di fronte alle pratiche criminali e razziste delle forze di occupazione israeliane, e nella continuazione della ingiustizia e della oppressione» si legge nella nota.

Onu, precipizio pericoloso
Parla di «precipizio pericoloso» e fa un «appello a tutti affinché si tirino indietro dal baratro» il coordinatore speciale Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland. «Condanno con veemenza l’assalto su più fronti di questa mattina», ha aggiunto, che ha provocato «scene orribili di violenza e molte vittime e feriti israeliani. Sono attacchi atroci contro i civili e devono essere fermati immediatamente».

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu terrà una riunione di emergenza a porte chiuse domani pomeriggio alle ore 15 (ore 21 in Italia), sulla situazione in Medio Oriente dopo gli attacchi a Israele.

Nato condanna gli attacchi: «Terrorismo»
Anche la Nato ha condannato «gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, nostro partner» attraverso un portavoce dell’Alleanza. «I nostri pensieri sono con le vittime e tutte le persone colpite. Il terrorismo è una minaccia fondamentale per le società libere e Israele ha il diritto di difendersi», ha detto il portavoce Dylan White.

Mattarella: ferma condanna dper un attacco proditorio
«La più ferma e convinta condanna» del «proditorio attacco, che attenta alla sicurezza di Israele e allontana la prospettiva di una pace duratura – da tutti auspicata e avvertita come necessaria – tra israeliani e palestinesi» arriva dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog.

Palazzo Chigi: difesa è diritto Israele
Poco prima in una nota di Palazzo Chigi si sottolienava che «il governo italiano segue da vicino il brutale attacco che si sta svolgendo in Israele. Condanna con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso. Il terrore non prevarrà mai. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi».

Sulla situazione in Israele la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato a Palazzo Chigi una riunione a cui hanno partecipato i vertici dei servizi, i ministri Tajani, Piantedosi e Crosetto, il sottosegretario Mantovano, l’ambasciatore Francesco Maria Talò, consigliere diplomatico della premier. Nel corso della riunione è stato fatto un approfondimento di quanto accaduto nelle ultime ore, sia a livello diplomatico che di intelligence. Il governo segue con preoccupazione l’evolversi della situazione, in stretto collegamento con le istituzioni Ue.

Innalzata la vigilanza su obiettivi israeliani in Italia
Dopo l’attacco di Hamas in Israele è stata innalzata anche in Italia la vigilanza su obiettivi sensibili israeliani in Italia. A Roma, in particolare, rafforzati i presidi di sicurezza nella zona del Ghetto ebraico, con la Sinagoga in primo piano e poi l’ambasciata e le altre residenze diplomatiche.

Tajani: siamo in costante contatto con Ue e alleati su Israele
«Con grande preoccupazione seguiamo ciò che accade, in costante contatto con l’Unione europea e gli alleati”. Lo ha detto a Matera, a margine di un’iniziativa di Forza Italia, il vicepremier e ministro degli affari Esteri, Antonio Tajani.

Ue: presa ostaggi viola il diritto internazionale
«Le notizie di civili presi in ostaggio nelle loro case o a Gaza sono terribili. Questo è contro il diritto internazionale. Gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente». A sottolinearlo è l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell in seguito a notizie legate agli attacchi lanciati da Hamas contro Israele.

Von der Leyen: Israele ha il diritto di difendersi
Concetto sottolineato anche dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: «Israele ha il diritto di difendersi da questi odiosi attacchi» scrive su X esprimendo la sua «inequivocabile condanna» per gli attacchi condotti da Hamas che definisce «terrorismo nella sua forma più spregevole».

Russia: siamo in contatto con tutti, moderazione
La Russia chiede “moderazione” in seguito agli attacchi contro Israele da parte di Hamas e si dice “sorpresa”: «Se l’avessimo saputo l’ avremmo evitato», ha dichiarato Mikhail Bogdanov, vice ministro degli Esteri russo e inviato del Cremlino per il Medio Oriente e l’Africa, citato dall’agenzia Interfax. «Siamo in contatto con tutti. Con gli israeliani, i palestinesi e gli arabi» e «naturalmente, chiediamo sempre la moderazione», ha sottolineato.

Arabia Saudita: porre fine subito all’escalation
L’Arabia Saudita, paese che sta negoziando con Israele per normalizzare i rapporti tra i due paesi, ha chiesto la fine immediata dell’escalation tra israeliani e palestinesi. «Il regno sta seguendo da vicino gli sviluppi senza precedenti tra un certo numero di fazioni palestinesi e le forze di occupazione israeliane», ha dichiarato il ministero degli esteri saudita in una dichiarazione pubblicata su X. «Il regno chiede la fine immediata dell’escalation tra le due parti, proteggere i civili e dare prova di moderazione».

Teheran: siamo fieri dei combattenti palestinesi
Ma dal mondo arabo arriva anche il sostegno ad Hamas dell’Iran, il cui obiettivo è frenare la pace con Riad mediata dagli Stati Uniti: «Ci congratuliamo con i combattenti palestinesi» ha detto il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, Rahim Safavi. «Saremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme», afferma, secondo quanto riporta l’agenzia semi-ufficiale iraniana Isna.

Hezbollah: azione di Hamas è risposta ai crimini sionisti
Per gli Hezbollah libanesi filo-iraniani (partito armato jihadista sciita) l’offensiva militare di Hamas contro Israele «è una risposta decisiva ai crimini dell’occupazione e ai continui attacchi contro la sacralità e la dignità». In un comunicato si legge: «Ciò dimostra, ancora una volta, che la volontà del popolo palestinese e le armi della resistenza sono l’unica opzione per affrontare il nemico e l’occupazione e costituiscono un messaggio al mondo arabo e musulmano, così come alla comunità internazionale, soprattutto a coloro che cercano di normalizzare le loro relazioni con il nemico, per dire che la causa palestinese non muore». Il riferimento alla normalizzazione con Israele è diretto all’Arabia Saudita, che è in trattative mediate dagli Usa per intessere rapporti diplomatici con Israele. «Chiediamo al popolo della nostra nazione araba e musulmana in tutto il mondo – si legge nel comunicato di Hezbollah – di annunciare il proprio sostegno al popolo palestinese e ai movimenti di resistenza che affermano la loro unione sul campo, attraverso il sangue, le parole e le azioni».

Egitto: contatti a tutti i livelli per contenere crisi
Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha avviato intensi contatti telefonici con i suoi omologhi e alti funzionari internazionali per porre fine all’escalation tra palestinesi e israeliani. A riferirlo è stato Ahmed Abou Zeid, portavoce del Ministero degli Esteri in una nota. Shoukry ha avuto un colloquio con Josep Borrell ed ha sottolineato l’importanza di porre fine all’escalation in corso e di esercitare moderazione da tutte le parti. L’Egitto, storico mediatore tra israeliani e palestinesi, fa sapere che sta stabilendo intensi contatti a tutti i livelli per contenere la crisi, a partire dalle organizzazioni internazionali, aggiunge.

Cina preoccupata per escalation violenza Palestina-Israele
La Cina è profondamente preoccupata per l’attuale escalation di tensione e violenza tra Palestina e Israele. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri cinese. La Cina chiama «le parti pertinenti a mantenere moderazione e calma, a fermare immediatamente gli scontri, a proteggere i civili e a impedire alla situazione di avviarsi verso un deterioramento». La nota rimarca le difficoltà e «la stagnazione a lungo termine dei processi di pace» ormai insostenibili. Il modo fondamentale per placare le ostilità “risiede nell’attuazione dei “due Paesi” e nella creazione di uno stato palestinese indipendente».

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