È il pacchetto di norme dell’Unione europea che regola le grandi piattaforme online e, nello specifico, profilazione degli algoritmi, pubblicità, moderazione dei contenuti, diffusione di fake news, contenuti violenti o illeciti, tutela dei minori online.

consilium.europa

(Comunicato stampa aggiornato l’15 giugno 2022 per inserire un link al testo a seguito dell’approvazione da parte del Coreper)

Una tappa importante è stata segnata oggi con l’accordo politico provvisorio riguardante la legge sui servizi digitali raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento europeo.

In termini di ambizione, natura degli operatori regolamentati e aspetto innovativo della vigilanza in questione, la legge sui servizi digitali è una novità mondiale nel campo della regolamentazione digitale.

La legge sui servizi digitali, che consente di sancire il principio secondo cui ciò che è illegale offline deve esserlo anche online, mira a proteggere lo spazio digitale dalla diffusione di contenuti illegali e a garantire la protezione dei diritti fondamentali degli utenti.

Ambito di applicazione

La legge sui servizi digitali si applicherà a tutti gli intermediari online che prestano servizi nell’UE.

Dal momento che gli obblighi introdotti sono proporzionati alla natura dei servizi interessati e adeguati al numero di utentile piattaforme online di dimensioni molto grandi e i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi saranno soggetti a requisiti più rigorosi. I servizi con oltre 45 milioni di utenti attivi al mese nell’Unione europea rientreranno nella categoria delle piattaforme online di dimensioni molto grandi e dei motori di ricerca di dimensioni molto grandi.

Al fine di salvaguardare lo sviluppo delle start-up e delle piccole imprese nel mercato interno, le microimprese e le piccole imprese con meno di 45 milioni di utenti attivi al mese nell’UE sono esentate da alcuni nuovi obblighi.

Governance

Per garantire un’attuazione efficace e uniforme degli obblighi della legge sui servizi digitali, il Consiglio e il Parlamento hanno deciso di conferire alla Commissione il potere esclusivo di vigilare sulle piattaforme e sui motori di ricerca di dimensioni molto grandi per quanto riguarda gli obblighi specifici a questo tipo di operatori.

Essi saranno controllati a livello europeo in collaborazione con gli Stati membri. Questo nuovo meccanismo di vigilanza preserva il principio del paese d’origine, che continuerà ad applicarsi ad altri operatori e requisiti contemplati dalla legge sui servizi digitali.

Mercati online

Considerato il ruolo importante svolto da tali operatori nella vita quotidiana dei consumatori europei, la legge sui servizi digitali imporrà ai mercati un dovere di diligenza nei confronti dei venditori che mettono i propri prodotti o servizi in vendita sulla loro piattaforma online.

I mercati dovranno in particolare raccogliere e mostrare le informazioni sui prodotti e i servizi venduti al fine di garantire che i consumatori siano adeguatamente informati.

Rischi sistemici delle piattaforme e dei motori di ricerca di dimensioni molto grandi

La legge sui servizi digitali introduce l’obbligo per le piattaforme e i servizi digitali di dimensioni molto grandi di analizzare i rischi sistemici che generano e di effettuare analisi di riduzione del rischio.

Tale analisi deve essere effettuata annualmente e consentirà un monitoraggio continuo volto a ridurre i rischi di:

  • diffusione di contenuti illegali
  • effetti negativi sui diritti fondamentali
  • manipolazione dei servizi a scapito dei processi democratici e della sicurezza pubblica
  • effetti negativi in relazione alla violenza di genere e ai minori e gravi conseguenze sulla salute fisica o mentale degli utenti

Dark pattern

Per le piattaforme e le interfacce online contemplate dalla legge sui servizi digitali, i colegislatori hanno convenuto di vietare le interfacce fuorvianti note come “dark pattern” e le pratiche volte a indurre in errore gli utenti.

Sistemi di raccomandazione

I sistemi di raccomandazione, presenti in molti utilizzi degli utenti online, consentono a questi ultimi di accedere rapidamente ai contenuti pertinenti.

Sono stati introdotti requisiti di trasparenza per i parametri dei sistemi di raccomandazione al fine di migliorare l’informazione degli utenti e le loro possibili scelte. Le piattaforme e i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi dovranno offrire agli utenti un sistema di raccomandazione dei contenuti che non sia basato sulla loro profilazione.

Meccanismo di risposta alle crisi

Nel contesto dell’aggressione russa nei

confronti dell’Ucraina e in particolare delle conseguenze sulla manipolazione delle informazioni online, è stato aggiunto al testo un nuovo articolo che introduce un meccanismo di risposta alle crisi.Tale meccanismo sarà attivato dalla Commissione su raccomandazione del comitato dei coordinatori nazionali dei servizi digitali.

Consentirà di analizzare l’impatto delle attività delle piattaforme e dei motori di ricerca online di dimensioni molto grandi sulla crisi in questione e di decidere in merito a misure proporzionate ed efficaci da adottare ai fini del rispetto dei diritti fondamentali.

Tutela dei minori online

Le piattaforme accessibili ai minori dovranno mettere in atto misure di protezione particolari per garantire la sicurezza dei minori online, specie quando sono a conoscenza del fatto che l’utente è un minore. Alle piattaforme sarà fatto divieto di presentare ai minori messaggi pubblicitari mirati derivanti dall’uso dei loro dati personali quali definiti nel diritto dell’UE.

Contesto

Nel dicembre 2020 la Commissione europea ha presentato un pacchetto sui servizi digitali che comprende la legge sui servizi digitali e la legge sui mercati digitali. La legge sui servizi digitali e la legge sui mercati digitali costituiscono i due pilastri di una regolamentazione digitale senza precedenti che rispetta i valori europei e il modello europeo. Questi atti definiscono insieme un quadro adeguato alle sfide poste dall’emergere di giganti del digitale e dalla protezione dei loro utenti, mantenendo nel contempo un equilibrio favorevole all’innovazione nell’economia digitale. Il 24 marzo 2022 è stato raggiunto un accordo politico provvisorio tra il Consiglio e il Parlamento in merito alla legge sui mercati digitali.

Prossime tappe

L’accordo provvisorio raggiunto oggi deve essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

Prima di passare alle fasi formali della procedura di adozione, per quanto riguarda il Consiglio l’accordo politico provvisorio dovrà essere approvato dal Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper).

viralbeat – R.Toriello

Il mondo digitale è in continua evoluzione e con esso crescono le sfide legate alla sicurezza, alla tutela della privacy e alla sua regolamentazione. Con l’aumento delle piattaforme online, dei social media e dei servizi digitali, è diventato un imperativo, per i governi di tutto il mondo, adottare regole e regolamenti che proteggano i diritti degli utenti, promuovano la concorrenza leale e garantiscano la trasparenza delle operazioni aziendali. L’Unione Europea (UE) ha affrontato questa sfida presentando due documenti legislativi di fondamentale importanza: il “Digital Services Act” (DSA) e il “Digital Markets Act” (DMA), atti che rappresentano passi significativi verso la creazione di un ambiente digitale più sicuro, equo e trasparente per i cittadini europei.Il Digital Services Act (DSA): Protezione degli Utenti e TrasparenzaIl DSA è stato proposto dall’UE come parte di un approccio completo per ridefinire il modo in cui le piattaforme online e i servizi digitali operano all’interno del mercato unico europeo. Il suo obiettivo principale è la protezione degli utenti online e la promozione di una maggiore trasparenza nelle operazioni delle piattaforme digitali.Principali punti chiave del DSAProtezione degli Utenti: Il DSA richiede alle piattaforme digitali di adottare misure proattive per prevenire la diffusione di contenuti illegali o dannosi, come discorsi d’odio e disinformazione. Gli utenti avranno la possibilità di segnalare contenuti ritenuti dannosi, e le piattaforme saranno tenute a rispondere tempestivamente.Trasparenza: Il DSA richiede una maggiore trasparenza riguardo alle pratiche di raccolta dati e agli algoritmi utilizzati dalle piattaforme digitali. Questo mira a ridurre la concentrazione di potere nelle mani delle grandi aziende tech. Gli utenti saranno informati con chiarezza sul motivo per cui ricevono determinate raccomandazioni e avranno il diritto di non partecipare ai sistemi di raccomandazione basati sulla profilazione;Responsabilità: Il DSA stabilisce chiaramente le responsabilità delle piattaforme digitali per i contenuti ospitati sulle loro piattaforme. Le piattaforme saranno tenute a rimuovere i contenuti illegali o dannosi;Chiarezza: le piattaforme devono contrassegnare tutti gli annunci pubblicitari come tali e informare gli utenti su chi li promuove e devono fornire, nelle lingue degli Stati membri in cui operano, una sintesi delle proprie condizioni generali redatta in modo semplice e comprensibile.Le Implicazioni del DSAIl DSA dell’Unione Europea avrà un impatto significativo su molte aziende tech globali. Poiché gran parte del mondo fa affari in Europa, le aziende saranno costrette a conformarsi ai requisiti del DSA, anche se sono basate al di fuori dell’UE. Questo potrebbe portare a un cambiamento nel modo in cui le aziende gestiscono i loro servizi e trattano i dati degli utenti. Attraverso il DSA, gli utenti dovrebbero beneficiare di un ambiente online più sicuro grazie alle misure contro i contenuti illegali e dannosi e alla lotta alle fake news, che rappresentano una piaga che desta sempre più preoccupazione.Inoltre, il DSA vieta la pubblicità mirata basata sull’orientamento sessuale, la religione, l’etnia o le convinzioni politiche degli utenti e quella basata sulla profilazione dei minori. Dovranno essere valutati e attenuati i rischi specifici relativi alla violenza di genere online e alla protezione online dei minori e della loro salute mentale.In più, richiede alle piattaforme online la verifica algoritmica sui rischi per i diritti fondamentali e quelli sociali, tuttora inedita a livello normativo.Il Digital Markets Act (DMA): Concorrenza Equa sul mercatoIl DMA, d’altra parte, è progettato per affrontare le preoccupazioni legate alla concorrenza nel settore digitale. Si concentra sulle aziende tecnologiche che detengono una posizione dominante nel mercato e che sono state definite “gatekeeper” digitali.Principali punti chiave del DMA:Definizione dei Gatekeeper: Il DMA definisce chiaramente le caratteristiche che rendono un’azienda una “gatekeeper” digitale. Queste caratteristiche includono la dimensione dell’azienda, la sua importanza nel mercato e il controllo delle infrastrutture digitali. Ad inizio settembre la Commissione Europea ha reso noti i nomi dei gatekeeper individuati in lunghi mesi di lavori. Si tratta di Amazon, Alphabet, Meta, Microsoft, Apple, Samsung e ByteDance (la casa madre di TikTok). Oltre alle Big Tech sono stati indicati 22 servizi “core” e piattaforme di proprietà delle stesse aziende come ad esempio: YouTube, Messenger, WhatsApp, Google Maps, App Store. Queste aziende avranno tempo fino a marzo 2024 per adeguarsi agli obblighi imposti dalla norma.Divieto di Pratiche Anticoncorrenziali: Il DMA impone divieti specifici sulle pratiche anticoncorrenziali delle aziende gatekeeper come: il trattamento discriminatorio dei concorrenti, l’auto-preferenza dei propri servizi e la limitazione della loro interoperabilità (in questo rientrano anche le app di messaggistica con il rischio di minare le fondamenta della crittografia end-to-end). Le aziende dovranno, inoltre, permettere non soltanto l’invio e la ricezione di messaggi da altri servizi ma anche l’integrazione di store online diversi dai propri, meccanismi e sistemi di pagamento di terze parti e così via.Accesso ai Dati: Il DMA può richiedere alle aziende gatekeeper di fornire accesso ai dati agli utenti o ai concorrenti, promuovendo così la concorrenza e l’innovazione.Le Implicazioni del DMA per le PMI e per i consumatoriIl DMA ha il potenziale per influenzare il modo in cui le aziende tecnologiche operano a livello globale e poiché molte di queste hanno una presenza significativa in Europa, saranno costrette a conformarsi ai requisiti del DMA. Ciò potrebbe portare a cambiamenti significativi nelle loro strategie commerciali e nella gestione dei dati degli utenti.Con il DMA si aprono nuove opportunità per le PMI che saranno in grado di innovare e competere in condizioni eque con i servizi dei gatekeeper, mentre i consumatori saranno in grado di visualizzare le migliori opzioni disponibili, anziché soltanto quelle che le aziende Big Tech hanno interesse a mostrare loro.

Espansione delle piccole piattaforme onlineSecondo le stime della Commissione, nell’UE esistono oltre 10.000 piattaforme, di cui oltre il 90% sono PMI. I servizi digitali nell’UE devono attualmente far fronte a 27 diverse regole nazionali e in questo contesto solo le imprese più grandi possono far fronte ai costi di conformità che ne derivano.La nuova legge sui servizi digitali, unica per tutta l’UE, secondo la Commissione, contribuirà a creare le giuste condizioni affinché i servizi digitali transfrontalieri possano prosperare. Ciò potrà far lievitare fino al 2% il commercio digitale transfrontaliero nel mercato unico. Sarà fondamentale, però, garantire agli operatori le certezze giuridiche che possano far sviluppare i propri servizi e contestualmente proteggere gli utenti da attività illecite, esentare dagli obblighi più onerosi le piccole imprese e le microimprese, che potranno essere libere di applicare le migliori pratiche per potersi assicurare il proprio vantaggio competitivo, e non assoggettare le piccole piattaforme online, che dovranno comunque assumersi la responsabilità per i contenuti veicolati, ad obblighi sproporzionati.ConclusioneIl Digital Services Act e il Digital Markets Act rappresentano un passo importante verso una regolamentazione digitale più efficace ed equa. L’UE sta cercando di garantire che i diritti degli utenti siano protetti e che la concorrenza sia preservata nel mondo digitale in rapida evoluzione. Mentre questi atti continuano a essere discussi e sviluppati, il loro impatto globale sarà indiscutibile e determinerà il futuro del digitale. Sarà interessante vedere come le aziende e i governi di tutto il mondo risponderanno a questa nuova era di regolamentazione digitale.Intanto la Commissione Europea è al lavoro sul Cyber Resilience Act, che dovrebbe essere approvato entro il 2023 per entrare poi in vigore nel 2024. L’obiettivo è tutelare la cybersicurezza degli strumenti digitali, proteggendo i consumatori e le aziende da prodotti che non rispettano determinati requisiti di sicurezza.

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