Di Al Tallarita

In molti uffici, a scuola, oltre che nel quotidiano, ci imbattiamo in persone poco preparate. O dove a lavoro, non laureate, ma là dove non richiesto ovviamente nulla da dire, se non ché spesso si spacciano addirittura per Dottori. Ne conosco personalmente alcuni e non mi fanno ridere ma pena. Pavoni dinnanzi a ignari utenti, che poi come molti, appunto aprono Google …e come innocenti bambini ti dicono: ‘ma l’ho letto su Google’… E li ti possono cadere le braccia, se non fosse terribile e pericoloso. Praticamente, scambiando, un semplice motore di ricerca, che risponde a necessità economiche (ricordiamolo) e che solo fa trovare informazioni, che migliaia di server condividono nell’etere, cioè migliaia di informazioni che chiunque scrive, a suo modo, senza prova scientifica, senza reale e certa fonte; ebbene lo scambiano per un’ enciclopedia. Dove invece le fonti sono accertate e comprovate, da articoli scientifici o realtà fattuali o storia già accaduta testimoniata. La differenza tra un laureato e un non laureato c’è, nonostante una mentalità da uno vale uno, ha portato anche nel Parlamento, gente senza titolo culturale. Una differenza importante, oltre allo studio, agli esami, al mettersi con responsabilità in gioco ad ogni esame, è la stesura della Tesi. Si perché per scrivere una Tesi (non chi la compra, la copia o se la fa scrivere…dato che molti ricorrono a tali mezzucci..) bisogna leggere libri e articoli scientifici, per comprendere lo stato dell’arte, della tematica da affrontare. Documentarsi profondamente e non sui motori di ricerca, se non per cercare tali articoli internazionali, spesso in PDF, o nei portali degli enti e università che li contengono. I motori di ricerca, Google,Yahoo e altri… condividono informazioni di tutti i tipi, cioè non comprovate scientificamente, notizia false e benché peggio quelle della setta Wikipedia ..in cui qualsiasi imbecille, può scrivere cosa vuole, senza prova alcuna. Alimentando culture parziali, o sub culture, informazioni false, notizie di cui si farebbe anche meno…È l’elogio della stupidità. Dell’ignoranza e della presunzione. L’insipienza e l’ottusità che avanzano. Non ci si rende conto, che spesso si è nelle mani di incapaci. Che non si formano più su libri articoli scientifici, sapere vero, ma sul sentito dire. Ancora vi sono addetti in uffici e caf, che leggono e studiano le relazioni, che i centri generali inviano, basati su leggi, decreti, eo informazioni comprovate, almeno questo. Ora la gravità è che la risposta ‘lo ha detto Google’, ‘l’ho trovato su Google’ che sentiamo da tutti e dai ragazzi, c’è quel famoso: sentito dire. Cioè il non comprovato. Il non scientifico. Il non condivisibile in modo oggettivo, ma l’opzione e le ipotesi soggettive, che non hanno avuto comprove. Si perché anche la scienza, si fa sulle ipotesi, che poi però devono essere provate. Questo modo di fare, darà ragione a un ignoranza distruttiva, che nulla può costruire. Perché manca delle basi importanti, perché le cose non crollino, sotto uno strale di imprecisioni, ignoranza e fake news. Ingredienti perfetti, per la ricetta di un mondo di illusioni, pseudo-scienza e complottismo

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