di Al. Tallarita

Violenza contro le donne. Uccise. Insultate. Degradate a oggetto sessuale. Che se decade l’appartenenza per scelta o altro, va rotto. Annientato. Distrutto.

Alla donna la totale responsabilità sociale.

Perché lo frequentava? Perché lo ha lasciato? Perché lo ha fatto entrare? Perché è andata a quell’ultimo appuntamento…Se l’è cercata.

Stuprata. Derisa. Offesa. Uccisa.La società guarda con un occhio di traverso.

La colpa anche dopo morta è sempre della donna.È la negazione stessa della vita,quest’ odio per le donne e per il corpo delle donne.

Linda Cerruti si lamenta dei commenti sessisti. L’odio verso i fuori classe specie dietro un social. A Bologna l’ennesima vittima dell’odio. Eppure il PM, mentre il Ministero è intervenuto ad aprire un indagine, sottolinea che era il suo ex fidanzato, come per voler accennare al fatto che fosse abituato ad andare in casa.

E si ribatte, che le denunce fossero state per molestie, ma non per violenza.

Omicidi su omicidi..brutali assassini con la volontà di distruggere, fare scomparire, quel corpo desiderato, posseduto, ora da buttare e distruggere, perché non si può più possedere.

Il dramma è tutto sociale. Una mentalità maschilista sicuramente. Una volontà di collegamento della donna al sesso e a null’altro. Un cattiva educazione sessuale di ogni singolo individuo, spesso frutto di pornografia e distorsione.

All’idea dell’astinenza, della castità o della purezza, all’interno della coppia, giovani e meno giovani, sorridacchiano sprezzanti..abituati a una mercificazione del sesso, non più espressione naturale, ma sempre più alimentazione da Mac Donald’s. Plastificato esagerato. Orgiastico. Mediatico. Vojeristico.

Quale può essere una soluzione?

Molte le strade da percorrere. Innanzi tutto il sessanta percento delle donne uccise aveva denunciato.Cosa significa? Che lo stato nonostante i codici non sia in grado di porvi un freno un rimedio e di proteggere la vittima?

A quando pare ogni dubbio è lecito.

E allora poi le donne che non denunciano?E quante non lo fanno. Stupri. Violenza domestica, molestie sul lavoro..e chi di noi non ne ha ricevuto almeno una nella vita?

Essere donna oggi, si porta con sé una totale impunità sociale, dell’atto del giudizio, dello sguardo libidinoso, dell’accusa dei due pesi e due misure :

..si ma come eri vestita ..si ma perché ci sei stata ..E il cyber bullismo e il Revenge porn la fanno da padroni. Per l’uomo è un lusso essere ripreso a fare sesso e se i video girano è una medaglia sul petto.

Per una donna..eh beh la società non perdona. Il nudo. Il corpo il sesso. Il piacere. La donna deve vivere castigata e se non lo fa è una poco di buono.Il suo corpo può essere deriso, violato, usato, gettato, distrutto e per la società deve tacere. È scandalo denunciare e se denuncia, comunque non ha sempre la protezione, che le impedisce di essere uccisa.Si tratterà oggi e domani dei soliti delitti annunciati.

Dei corpi distrutti bruciati. Delle gavidanze imposte e della solita polemica sulla IVG come se a una donna non sia possibile dire sì o no. Mentre l’uomo possa dalla sua posizione di non creatore, assurgere al comando e alla decisione di vita e di morte e di quando e di come.

Scusate se sono nata donna e se respiro ancora.

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