Il pericolo non è affatto passato, e l’ampiezza del dissenso in tutto il partito è stata dimostrata dal perenne appello di David Davis, assassino di leader, a Johnson di dimettersi.

ALEX ALEX WICKHAMPolitico – London

La situazione potrebbe cambiare di nuovo rapidamente, ma come prima cosa questa mattina Downing Street si trova in uno stato relativamente più stabile rispetto a 24 ore fa.Mercoledì è stata una giornata storica di colpi di scena a Westminster che potrebbe rivelarsi fondamentale per la longevità della premiership di Johnson.

Per valutare come è andata a finire – e come sarebbe potuta andare diversamente – vale la pena tornare a martedì sera, quando un gruppo di circa 20 parlamentari conservatori dell’assunzione del 2019 stavano apertamente complottando per rimuovere il PM con un diluvio di lettere di sfiducia a Graham Brady, il presidente del comitato dei backbencher Tory del 1922.

I briefing senza fiato dei complottisti del pork pie erano chiari: erano sicuri di avere i numeri per arrivare a 54 lettere mercoledì, e credevano che avrebbero poi eliminato Johnson con un voto di sfiducia. Parlando con i parlamentari conservatori di tutto il partito, è chiaro che il punto di svolta è stata la defezione di Wakeford ai laburisti, annunciata pochi minuti prima delle domande del primo ministro.

Ovviamente non è una buona notizia quando uno dei tuoi parlamentari decide di unirsi al tuo avversario e vuole umiliarti pubblicamente nel modo più doloroso possibile. Ma perversamente, la decisione di Wakeford di fare un grande colpo di stato al leader laburista Keir Starmer ha avuto l’effetto di uccidere le speranze dei complottisti di pork pie di raggiungere ieri le 54 lettere.Un parlamentare conservatore scettico su Johnson ha detto a Playbook: “Ha concentrato le menti.Una cosa è chiedere a Boris di fare un lavoro migliore, un’altra è aiutare l’opposizione”.

Un altro ha detto: “A volte ci vuole un traditore per unificare il partito”. Un alleato di Johnson ha scherzato: “Buon lavoro agente Wakeford”.

James Forsyth di The Spectator giudica: “I parlamentari conservatori che sono indecisi sul futuro del Primo Ministro pensano che la defezione di Wakeford abbia reso più probabile che il numero di lettere richieste per un voto di sfiducia non sarà raggiunto fino a dopo la pubblicazione del rapporto Gray.

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