21 luglio 2021

Di Al. Tallarita

Fare parte di una società, vuol dire avere diritti si, ma anche e soprattutto doveri e obblighi morali e civili. Per il benessere della collettività. Altrimenti, come individui o gruppi alternativi, che non operano ai fini del benessere della collettività, o che avvallano atteggiamenti deleteri, come il non vaccinarsi, in caso di un virus a portata mondiale nuovo, che solo la scienza e una completa immunizzazione, può frenare e debellare, è bene che ci si trasferisca su isole deserte.. È un dovere sociale e civico, oltre che per se stessi, aderire alla campagna di vaccinazione. All’interno di una comunità, la responsabilità morale, supera qualsiasi tipo di obbligo.Io le ragioni novax non riesco a comprenderle. Le trovo aberranti, quando mi vengono propinate con frasi del tipo:” voi appartenete alla corrente del pensiero unico fra 10 anni chissà che effetti avrete e resteremo vivi solo noi”….Frasi che ritengo pronunciate da persone cognitivamente limitate. E che palesano un’illusione, utopistica, di immortalità. Ben sappiamo di non essere immortali. E fatalisticamente, che quella che San Francesco chiamava sorella morte, cammini vicino alla vita, ogni giorno. Di questa, della sofferenza, degli ospedali, della malattia, probabilmente, chi non ha a che fare con tutto ciò, soffre di questo delirio di onnipotenza.L’esperienza personale, che io posso condividere con tutti voi, è che io sono viva grazie alla fiducia nella scienza. Sono affetta da una patologia autoimmune, che si è presentata nella mia vita all’età di 17 anni. Eppure nonostante questa, io sono riuscita a essere chi sono. Fare tutto quello che ho fatto ad oggi… Vivere la mia vita con passione, ogni giorno. Con fiducia nella scienza e nell’evoluzione di questa. Che aiuta l’essere umano, a migliorare la sua condizione di fragilità. Rispetto alla malattia, ai batteri, ai virus, al dolore fisico. La scienza, che attraverso la ricerca, cerca di migliorare la nostra condizione animale. Esposti ai cambiamenti climatici, alla natura, a tutto quanto mini la nostra vita. La riproduzione, la prosecuzione della specie. Io ho avuto la forza, il coraggio, di reagire al dolore, alla malattia e di realizzare i miei sogni. Come tante persone, che tutti i giorni, nascondono, il dolore delle patologie croniche e altro.Ed ecco perché non riesco a spiegare, se non con una grande paura, che dopo tutto tutti abbiamo, le false ragioni dei no vax. Sì, perché alla paura, si reagisce in molti modi. Anche negando, non solo la veridicità della patologia virale, ma anche i metodi scientifici, sperimentati, per combatterla.Invito tutti, dunque, a vaccinarsi.Non solo per voi stessi, ma anche per il rispetto di tutte quelle categorie fragili e gli anziani e i bambini. Che possono avvalersi, così, con l’aiuto di tutti, della copertura vaccinale di chi è sano. Ed aumenta quell’immunità, che tanto speriamo. Ma che purtroppo, come più volte ho detto, a livello mondiale, non potrà essere raggiunta. Perché i vaccini, per una questione anche economica, non potranno arrivare a tutti.E allora chi ha la possibilità, di poterlo fare, anche a spese dello Stato, si ritenga fortunato e lo faccia. Con coraggio, con fiducia, con spirito civico e con un alto senso morale.Abbiate fiducia nella ricerca, nella sperimentazione e nella scienza.Su di me, hanno sperimentato delle cure. Unica su 120 pazienti, data la reazione allergica, avuta al cortisone. Quando mi sento dire, “sperimentano addosso a noi i vaccini ..” mi viene da ridere e non da sorridere… proprio da ridere, per non piangere. Perché è ovvio che la sperimentazione avvenga sull’essere umano! Ma è l’unico modo che abbiamo, per far sì che l’umanità, possa continuare a vivere. Perché noi ci dimentichiamo di non essere immortali e inoltre, di essere animali. Soggetti a dolore e malattia, di essere attaccati da virus e batteri. E che quello che da sempre facciamo, è cercare di combattere tutto questo, attraverso la ricerca e la scienza. Che non è un qualcosa di esatto, in assoluto,Privati di un metodo scientifico, non abbiamo modo di evolvere le conoscenze, del mondo della natura. Abbiamo bisogno di osservare, sperimentare, costruire un linguaggio unico, a cui fare riferimento. Ma questo non prescinde dalla mutabilità.Il metodo sperimentale, è fondamentale, per verificare delle idee, delle ipotesi. E questo è, anche per le cure. Fondamentale nell’evoluzione della scienza. Si parte da un progetto, un’ipotesi che viene poi verificata o confutata. Kant diceva, che è la natura, che risponde ai nostri quesiti.La ricerca prosegue per tentativi.Tutto quello che facciamo viene da esperimenti che sono riusciti e sono stati poi reiterati nel tempo, anche le tecniche che usiamo, nella quotidianità, le nostre azioni.Il metodo scientifico, ha bisogno di raccogliere dati. Partendo sempre da un’idea, da un’ipotesi. Successivamente, avviene un’analisi di questi dati, attraverso un linguaggio logico, razionale, acquisito nel tempo, dopodiché si arriva alla dimostrazione.Come tutto nella natura, noi facciamo parte di un cerchio, di evoluzione e trasformazione. Quello che facciamo attraverso la scienza, è cercare di migliorare il cammino che percorriamo, in questo mondo, uno dei tanti possibili. Attraverso la sperimentazione, si rende scientifico qualcosa che riesce a reiterarsi, nello stesso modo, per un determinato numero di casi. Un farmaco, procede per questi iter. Bisogna fidarsi della scienza. Questo non ha un colore politico, né un credo religioso.Categorie come, medici, infermieri insegnanti, OSS e tutti quelli che hanno a che fare con le persone, con le categorie fragili, con le anziani e i bambini, devono sentire il valore morale, della loro missione lavorativa, nella società. E vaccinarsi.In particolare infermieri e medici, che negano il vaccino, dovrebbero uscire dal comparto statale e lavorare solo nel privato.Perché inoltre, negano le basi primarie, della loro missione lavorativa. Un medico o un infermiere, che non crede nei farmaci, nei vaccini, nell’evoluzione della scienza, non può essere definito tale.Così come lo hanno fatto le forze dell’ordine, che non hanno avuto obbligatorietà scritta, ma ché per senso civico, hanno sentito l’obbligo morale e risposto alla necessità, che tutto il comparto delle forze dell’ordine, si vaccinasse. Chi ha contatto costante con gli altri, ha la responsabilità, civile, etica, morale e sociale di vaccinarsi.Uscite da questo indotto medioevo, vaccinatevi!

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