La crescente domanda di minerali critici e il perpetuarsi di un approccio estrattivo al loro approvvigionamento comportano un rischio significativo di abusi sistemici sui diritti umani e di danni ambientali.
Per questo, una transizione ecologica giusta ed equa è realizzabile solo ponendo i diritti umani al centro e superando i tradizionali modelli.
L’efficacia di un percorso in questa direzione richiede la volontà politica di approvare norme vincolanti e un monitoraggio costante, con un’azione incisiva da parte di governi (sia importatori che esportatori), imprese e istituzioni internazionali per una transizione sostenibile e giusta.
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