COLOSSEO, SANTORI (LEGA): “ROMA PAGA MILIONI MA INCASSA ZERO, COSTI NON CHIARI E INCAPACITA’ GESTIONALE”

“La Capitale spende ogni anno una cifra stimata tra i 29 e i 48 milioni di euro per garantire pulizia, sicurezza, trasporti e decoro nell’area del Colosseo. Risorse sottratte ad altri quartieri e servizi pagate direttamente dai contribuenti: eppure l’incasso per la città è pari a zero. A fronte di 102 milioni per il Ministero della cultura. Il Campidoglio ha pianificato per anni la mobilità, la sicurezza e l’accoglienza turistica sulla base di un’affluenza nell’ Anfiteatro quasi doppia rispetto a quella reale: 14,7 milioni di ingressi 2024 dichiarati, ma 8,7 quelli veri, cioè il 41% di meno. Troppo si spende per i servizi legati all’area archeologica, cioè per quelli di Ama, della Polizia Locale e di Atac”. Lo dichiara il capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori, presentando in diretta sul suo profilo Facebook il dossier dal titolo: ‘Il Colosseo: il monumento di Roma e non dei romani’. “La città deve ottenere una quota degli incassi e pianificare i servizi su numeri veri, basta incapacità gestionale e costi gonfiati. Chiediamo un cambiamento non più rinviabile, un’azione che deve investire tutto il patrimonio che Roma custodisce e cura, dagli immobili ai monumenti, di proprietà direttamente del Campidoglio o meno, come nel caso appunto del Colosseo, ma anche come il Pantheon e i Musei Vaticani. Costruiamo un sistema virtuoso: lo hanno fatto Parigi, Granada, Londra, traendone vantaggio per le casse locali, accrescendo la qualità dell’offerta e della vita quotidiana dei residenti. Eppure il Campidoglio non si muove, e a nulla è servita la mozione presentata dalla Lega già nel 2023 contro abusivismo e degrado nella zona: nessuna risposta”, insiste Santori. E lancia la proposta: “Subito un tavolo tecnico e un piano straordinario per ripristinare legalità, decoro e sicurezza. Auspichiamo una piattaforma negoziale unica da presentare al Governo attraverso il sindaco Gualtieri, forte di un mandato politico dall’Assemblea Capitolina per ottenere un accordo adeguato con il Ministero e smontare quel sistema che calpesta Roma e i romani sostenuto da sempre e nel tempo dal centrosinistra al governo del Paese. Basta: ora è il momento di rendere la Capitale protagonista”.

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