Di Al. Tallarita

Intervento di questa mattina di Matteo Salvini, a Rai radio1, che chiarisce molti punti, riguardanti le polemiche, sul progetto del ponte sullo stretto.

“ieri -dice il Ministro del Mit- c’è stato un passaggio importante … non è l’unico dossier ovviamente quello del collegamento tra Sicilia e Calabria “.

Sottolinea, come lo sia anche, adoperarsi per la creazione di grandi opere, al di là di quelli che possono essere i problemi nazionali, atavici.

Nel rispetto, di una progettazione accurata, che guardi al territorio, al rispetto ambientale, all’innovazione, all’eliminazione della CO2.

La creazione di un’opera, importante per la Sicilia la Calabria e tutta l’Italia.

“se non facciamo nulla, non facciamo scuole non facciamo Olimpiadi, non facciamo tunnel ..perché ci sono la mafia e la camorra… io penso che l’Italia abbia professionisti avvocati giudici ingegneri in grado di unire il paese”.

E nell’ambito di queste dichiarazioni, nasce infatti, la sua sicurezza, che le grandi opere, come quella che rappresenta il ponte sullo stretto, di cui si parla da oltre 30 anni, sia un progetto di grande ambizione.

A cui l’Italia può e deve aspirare e che può essere realizzato, realisticamente.

Già ” norma del dicembre 1971 con Aldo Moro ministro degli esteri agli italiani è già costata centinaia di milioni di euro (tra) progetti ritardi fallimenti cause e adesso entro l’estate 2024 … luglio 2024 da cronoprogramma ho intenzione di fare a trovare il progetto esecutivo e .. ripartire coi lavori entro l’estate 2024″ .

E il Ministro sottolinea sempre, al miglioramento ambientale, che questa opera comporterà.

Sulla domanda che gli viene fatta, del come mai sul decreto non ci sia la durata del lavori, i costi e inoltre, vengano sollevate a varie voci, le preoccupazioni per la sismicità, il ministro risponde che tali grandi opere, ci sono per esempio in Turchia e Giappone, dove la sismicità è altresì alta. E che però vengono realizzate, con tutti gli accorgimenti del caso.

Affermando inoltre, che in base alle ricerche (ovviamente il Ministero conta sul lavoro e la ricerca di un’equipe, che lavora a questo importante e mastodontico progetto) le strutture alte, hanno maggiori resistenza alla sismicità. Oltre al fatto che, non vi sono evidenti dei problemi, di maree o di vento che possano frenare, la progettazione e la realizzazione di questa grande opera.

“..facciamo un’opera che stia in piedi e duri nei secoli “.

Si faranno nuovi preventivi aggiornati, dei costi del 2011 al 2023, da parte di una società, che si chiama Stretto di Messina. Che sarà affiancata da una squadra di esperti (ingegneri, direttori universitari..).

E per quanto riguarda le polemiche, di chi si chiede, se verranno stanziati dei fondi per potenziare la mobilità, anche all’interno della regione Sicilia, il Ministro, conferma che sono stati già stanziati due miliardi per il collegamento veloce fra Palermo e Catania e che si continuerà a lavorare, in questo senso . Del resto :

” Il ponte è un modello “

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