Riceviamo e pubblichiamo

La squadra sta per mettersi al lavoro. E’ tutto pronto anche nei “giornaloni”, che hanno ricominciato con attacchi personali e calunnie contro assessori e futuri dirigenti.
Tirano fuori dai cassetti vecchi articoli, citano condanne che non ci sono mai state, bollano professionisti di indiscutibile livello come uomini al servizio di questo o quel potentato.
Insomma, è la solita storia: nun ce vonno sta’ e menano, menano duro.

Utilizzano metodi fascisti e danno dei fascisti agli avversari politici, che hanno una colpa grave: hanno vinto le elezioni e le hanno vinte tanto a poco e adesso si apprestano a governare.

Sì, perché, dopo dieci anni di nulla targato Zingaretti, adesso in via Cristoforo Colombo ci sarà una Giunta che ha voglia davvero di lavorare, di cercare di restituire efficienza alla Sanità e dignità alle case popolari, di far funzionare i treni regionali, che, ormai, sono l’incubo dei pendolari, e di occuparsi di tutto ciò che è in capo alla Regione Lazio.

Esattamente ciò che non ha fatto Zingaretti.

Eppure, la campagna di demonizzazione di Rocca e compagnia va avanti praticamente dal dopo voto. Se, però, ci facciamo una passeggiata nei corridoi della Regione scopriamo che il personale non vede l’ora di ricominciare a lavorare con persone “normali”.

Dice Aldo, che fu assunto come autista, ma che i dirigenti targati Zinga hanno relegato a un ruolo di ufficio, che proprio non gli va giù: “Dotto’, questi hanno fatto un macello. Tutti amichetti loro promossi, tutta gente che n c’ha voja de lavora’.

E poi mejo stasse zitti su quello che c’era in Presidenza… Manco a La vita in Diretta co Matano…”. Si volta pagina, dunque, e speriamo che duri un bel po’ questo nuovo corso. Anche se immaginiamo il veleno e la rabbia che usciranno sui “giornaloni” già domani, quando i “compagni da salotto” saranno costretti a dar conto della nuova Giunta regionale. Invece di fare il loro mestiere di cronisti, faranno, come sempre, gli squadristi.
Peggio per loro: soffriranno almeno cinque anni (da Il Bugiardello)

 Il centrodestra ora non ha scuse, dopo la straordinaria vittoria al Governo nazionale, ora anche in Regione Lazio. Bisogna governare e anche bene.
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