Di Al. Tallarita

Lasciate al Festival di Sanremo, lo spazio per la musica, che è già così poco in questo paese di artisti..e utilizzate altri palchi, per parlare di politiche e di guerra.

Il Ministro Matteo Salvini, non le manda a dire, questa mattina intervistato da RTL, risponde sinceramente con il pensiero di tantissimi italiani.

Il palco del Festival dovrebbe essere riservato a un momento di arte, di musica e non di polemiche e di stress, derivanti da questi che sono argomenti distanti dalla musica e dall’arte. E da quello che dovrebbe essere intrattenimento puro.

Il Ministro da un stoccata a Sanremo, sinceramente dovuta, dichiarando di non averlo visto ieri, nell’intervista telefonica con la radio, in cui ricorda dell’operazione di sicurezza, in corso nelle principali stazioni italiane.

Lo stupore di qualsiasi italiano questa mattina, anche di chi non ha visto la cosa in diretta, ma che non ha apprezzato quel gesto volgare e violento di distruggere i fiori sul sul palco dell’Ariston, simbolo di Sanremo, è rappresentazione del nulla che molti artisti, sedicenti tali, in questo momento portano su quel palcoscenico.

“Ho scoperto che uno ha preso a calci i fiori – gli suggeriscono i conduttori è Blanco! Ministro – si leggevo stamattina, le cose importanti de Festival (sono) fiori e le canzoni ..ho visto tante polemiche.. per molti italiani (è) un momento .. complicato ( è il ministro ovviamente ricorda anche il devastante terremoto in Turchia) far polemica su Sanremo (paventata) la presenza di Zelenskyj .. portare la guerra (sul palco dell’Ariston) mi sembrava veramente fuori luogo “.

E sulla presenza di Mattarella al Festival e i 75 anni della Costituzione, con Roberto Benigni che porta un monologo, parlando della Costituzione Salvini dice:

“Il Presidente della Repubblica Mattarella.. se ha scelto di andarci, ha diritto di svagarsi”.

” ..non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo, che è il Festival della canzone italiana, di Morandi Tozzi Ruggeri..la storia incredibile di Luigi Tenco .. tante emozioni.”

Davvero troppe cose fuori contesto, è un bene dirlo, per quello che dovrebbe essere solo un momento di svago e di grande arte musicale popolare.

” Se c’è qualche causa che deve essere difesa e ha bisogno del Festival, vuol dire che non siamo ancora un paese maturo, i diritti delle donne (vanno salvaguardati al di) là del festival di Sanremo ..permettetemi di dire, l’ho letta la settimana scorsa la polemica di Paola Egonu, grande sportiva, grande pallavolista, spero non venga a fare una tirata, al festival sull’Italia paese razzista, perché io penso che gli italiani, tanti difetti possono avere (ma non) quello di essere razzista, sono un popolo che ha emigrato, che accoglie, che è solidale, che generoso, che fa volontariato, che allunga la mano a tutti. Ecco mi auguro che gli italiani che hanno, ripeto già tanti problemi, non si sentano colpevolizzati…riempire il festival di contenuti extra festival, delle guerre e altro, non mi piace e mette in tensione ovviamente l’importante è che i messaggi sulle donne, per le donne (ci siano pure) va bene, però (è) il festival della canzone italiana”.

Conclude sull’argomento festival.

È un contentino, quello dell’autonomia, gli viene chiesto, per tenere buona la Lega, all’interno della maggioranza e garantire la tenuta del Governo. Io Ministro risponde ovviamente di no, dato che si tratta di qualcosa che è già presente nella Costituzione, pertanto qualsiasi regione, che lo ritenga necessario ha il diritto di poterla chiedere.

Il voto regionale sarà un’esperienza locale, seppur potrà essere una conferma, del Governo eletto da poco.

Sulle polemiche recenti delle armi a scuola e le querelle dei componenti di Fdi sui temi della giustizia, il Segretario della Lega, si smarca. Ribadendo che la giustizia ha bisogno di riforme e non di polemiche…

Quelle le lasciamo al Festival Ministro e in molti, come lei per la finale, sabato, guarderemo un film.

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