di Al. Tallarita

Unione ma anche differenze specifiche, il centrodestra chiude la sua campagna elettorale in un luogo culto, come quello di Piazza del Popolo a Roma.

È Silvio Berlusconi ad aprire con il suo intervento ‘ è un grande piacere vedere sventolare tutte insieme le bandiere di FdI, Lega e Fi.(..) L’ Italia non vuole essere governata dalla sinistra(..)Ci siamo alleati per evitare una deriva autoritaria, statalista e giustizialista’.

Il discorso più convincente, in quanto più realistico del momento attuale e della situazione sociale, probabilmente è quello di Matteo Salvini, forte e pacato, colui che ha portato la coalizione a questi numeri e che si è messo in gioco, anche in un governo di larghe intese, tranquillizzante e di classe, in giacca scura.

La ‘ Prima grande vittoria siete voi’ così comincia il suo discorso. ‘Uomini di tradizioni e culture diverse’ e difende l’unione nella diversità, comunque, della coalizione.

Il primo provvedimento, sarà contro il caro bollette e la cancellazione della legge Fornero. ‘Noi portiamo proposte non critiche e insulti’ così dal palco, Salvini. Laddove il suo obiettivo è e resta, quello di proteggere l’Italia e gli italiani. E infatti sottolinea, come la prima cosa da fare sia, venire incontro a questa situazione devastante, dell’aumento dei rincari della luce e del gas, dovuti a molti fattori internazionali, ma anche ideologici. Affinché si intervenga, a che gli italiani possano rispondere, a queste bollette così esose, che pongono a rischio, numerose imprese e posti di lavoro.

E apre anche, in polemica, tanto con i 5 stelle che con la sinistra, ponendo le distanze da questi, proprio dicendo: ‘da Romano di adozione (..) Pensavamo che con la Raggi avessimo toccato il fondo, invece ..’ e critica l’operato della sinistra di Gualtieri. ‘Ma ogni cosa a suo tempo’ sottolinea.

Sentimento, di chi si sente di giocare in casa, quello della Meloni. Che ribadisce subito la volontà di arrivare alla riforma presidenzialista. E si pone in modo polemico, contro chi e sul come, ha gestito la pandemia di covid, in Italia. Ma quello pandemico, è un terreno molto scivoloso.

Una conferma della storicità dei propri intenti, già dal tempo in cui decise di scendere in campo contro la sinistra e di tutto quello che ha realizzato, invece il Presidente Berlusconi. Un’istituzione per il centrodestra, nonché il suo creatore.

Maurizio Lupi tuona contro le ‘patenti della democrazia che la sinistra vorrebbe dare’ e si scaglia anche contro il reddito di cittadinanza. E da moderato, si fa difensore del populismo: ‘Dire che una famiglia è il pilastro della società, che ogni giovane ha diritto a un’educazione, a una scuola dignitosa, dire che ogni famiglia ha la libertà di poter scegliere è amare il popolo o essere populisti?’ e parla di Europa.

Un’Europa criticata, ma anche difesa, dalle parole dei leader della coalizione di centrodestra. Bisogna stare in Europa ma questa, deve poter guardare anche ai fabbisogni delle Nazioni che la compongono. E in questo caso specifico del nostro, degli italiani, che per Matteo Salvini, restano sempre per primi nella difesa e nella volontà di fare politica, per loro e in nome loro.

E lo conferma, nelle sue parole dell’intervento in Piazza del Popolo. In cui ha anche parlato dell’opportunità, di organizzare un referendum, perché siano gli italiani, qualora prosegua imperterrita, questa forzatura di voler transitare verso l’elettrificazione totale, del mercato automobilistico, a decidere se farlo o meno. Data la forte produzione nel campo automobilistico, che l’Italia ha.

Ovviamente è un argomento molto spinoso e delicato, perché significherebbe perdere centinaia di posti di lavoro, a favore di nazioni leader, nel campo delle componenti per l’elettrificazione, come la Cina.

E auguriamoci che FdI si comporti diversamente, nell’indicare la squadra di governo e magari lo faccia realmente in accordo con tutta la coalizione, (ovviamente ci saranno le indicazioni di Mattarella), di come invece volle fare, con le elezioni del sindaco di Roma, opponendo a Gualtieri, un candidato forse meno conosciuto, per quel tipo di competizione. Approccio erroneo, che fu fatale anche a Milano.

Silvio Berlusconi sottolinea il fatto che gli italiani manifestano con il loro voto, il fatto di non voler essere governati dalla sinistra. Ben sappiamo però, che poi comunque si ritrova, se non dalla porta, rientrare sempre dalla finestra per poi governare, comunque, il nostro paese. Con gli effetti di cui vediamo. È spesso uno scollamento palese, da quelli che sono i problemi reali.

Matteo Salvini col suo piglio da leader, che fa scuola all’interno della coalizione, particolare per approccio comunicativo, ribadisce, che il centrodestra si prepara a governare, per i prossimi 5 anni, se gli italiani lo vorranno .

La leader di FdI parla di presidenzialismo e apre comunque a sinistra, l’opportunità di lavorare insieme per questa riforma. Che a prescindere, verrà portata avanti.

La battaglia della Lega di Salvini, è quella per gli interventi direttamente collegati al lavoro, alle pensioni e alla gente, così come per l’autonomia. Quella presidenzialista, è una lotta più dell’altro partito della coalizione.

‘Umile servitore dello Stato’ si definisce Matteo Salvini, o ministro o premier, in base a quello che gli italiani vorranno decidere. E tuona nuovamente, contro il canone Rai, da togliere dalla bolletta. E ‘ se Fazio vuole fare i comizi, se li paga di tasca sua’ , in particolare dopo la polemica, intervento della Agcom, creatasi con Da Milano.

Un discorso il suo molto tranquillizzante, concreto e realistico, rassicura che l’impegno è quello di governare ‘bene, insieme, per cinque anni, con Silvio, Giorgia e Maurizio’. Il Segretario della Lega, punta sulla squadra. Lo ribadisce anche nell’intervista da Vespa.

Mentre il partito che in questo momento si sente più favorito, come sempre ho scritto, anche per essere rimasto tranquillamente In opposizione, senza porsi in gioco all’interno di un Governo di larghe intese, nato in momento molto critico, dice con la voce della sua leader, che la squadra di governo è già pronta.

Resterò sempre molto critica, nei confronti dell’evoluzione dei fatti, è di ciò che sia realmente accaduto dietro l’aumento delle percentuali di FdI, alimentate dalla rabbia e dalla paura delle persone, in fase post pandemica. Sono sentimenti di voto che hanno portato in alto, partiti come il MoVimento 5 stelle.

Sullo scostamento di bilancio, fra i due leader, resta comunque una divisione, dato anche l’approccio rivolto alla risoluzione immediata dei problemi reali, quello della Lega. E più con la volontà, di instaurare un potere, che possa non essere ostacolato da tutti altri, Bruxelles inclusa, quello di FdI.

È palese che nonostante il centrodestra sia unito, ci siano alcune differenze, che non siano totalmente convergenti, su cui i leader dovranno trovare degli accordi, per portare avanti una legislatura. Ci si augura completa. Nonostante le spinte interne ed esterne, siano molte e le vedremo.

Chiude la Meloni, che parla di ‘sinistra rabbiosa e violenta’ così come ha fatto in diverse altre sue interviste.

La cosa molto interessante sarà la chiusura sulla piazza virtuale, da parte della Lega, della campagna elettorale. Col fine di riunire tutti gli 8 mila comuni e di raggiungere un milione di persone una “Maratona Salvini”quattro ore di diretta su tutti i social.

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