Di Al. Tallarita

Aborrire costantemente, Matteo Salvini, l’unico reale leader temuto, del centro destra storico e riconosciuto dai fatti e apertamente da Silvio Berlusconi, ora con la strumentalizzazione della zampata estera, sui finanziamenti russi, a venti (24 tra Africa e paesi asiatici) paesi non ben precisati, è a dir poco vergognoso.


L’intervento in diretta, ieri sera, con la comunicazione via sms della querela del senatore Matteo Salvini a “Stasera Italia” oggi riportata in alcune prime pagine, è stato il minimo. Appena si parla di Russia o finanziamenti illeciti, tutti nominano il partito e il leader. E lui a ragione fa bene. La situazione italiana è oltre che vergognosa, pericolosa.

C’è condanna, contro tutto quello che non è considerato tranquillizzante, per l’establishment o addirittura possibilmente contrario. La Repubblica con l’inserto di Mosca, riceveva palesi finanziamenti, nulla di male, ma allora perché questo non crea finto stupore o finto ribrezzo?
Fake news a dieci giorni dal voto.
Salvini lo ribadisce. Spauracchi in aria, senza nomi senza trasparenza.

Ma il presidente del Copasir Urso dopo aver parlato con Gabrielli,
Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, capo dell’intelligence, conferma che l’Italia non è presente.


Sono tematiche al cianuro, in una campagna elettorale già breve, già partita per finire in un mese. Le ingerenze russe sono state cercate, proprio negli Stati Uniti. La sorpresa non è totale.

Ma è fondamentale quanto dice ora Urso:
Mi sono confrontato con l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli (..) ed al momento non esistono notizie che ci sia l’Italia“.


Di certo quello che appare è che il più temuto di questa campagna elettorale e comunque del potere, del centrodestra italiano, sia proprio Matteo Salvini.

Nonostante tutto quello che si sta facendo, anche contro la leader di Fratelli d’Italia, è palese, quanto sia proprio la figura del Segretario della Lega, quella più temuta e di cui se parla o sparla ostracizzandola, fino alle sue dovute querele.

Salvini è realmente colui che ha determinato programmi, modalità, tematiche, leadership, comunicazione, in questi anni del centro-destra.

Di cui ora si sta anche avvalendo anche il partito, che è riuscito a raccogliere più degli altri i voti del malcontento, restando all’opposizione. Riuscendo così ad avere percentuali di voto, tali, che comunque arriveranno ad ingrossare il bacino elettorale del centrodestra. E a portarli vittoriosi alle urne.

Sempre se le cose andranno normalmente, senza situazioni di crisi nazionali, improvvise. Dato che la situazione sociale, economica, internazionale, energetica, di crisi e con l’operazione speciale russa, diventata una guerra, non c’è da pensare a un ottimo futuro. Come duro è il presente, con i rincari in bolletta, fuori ogni misura.

Non ci sarà un cambiamento immediato, delle difficilissime condizioni, in cui versano le nostre imprese, i lavoratori e la crisi economica, che investe ogni singola famiglia e ogni singolo individuo in Italia. Importante è che si intervenga, con aiuti economici, nell’immediato a prescindere.

E ci si trova comunque a dover andare a votare il 25, perché ricordiamolo: votare oltre a un diritto è un dovere civico.

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