Di Al. Tallarita
Quello che solleva Matteo Salvini è un problema reale.
Ma le sanzioni hanno realmente frenato la Russia impedendone di andare avanti nella guerra?
Sono servite al loro scopo?
La risposta è sotto gli occhi di tutti. No!
Anzi … queste sanzioni non hanno fatto altro che punire, alcune parti d’Europa, favorendone altre.
L’ Olanda chiede una proroga alla Commissione Europea per riaprire il dialogo del gas con la Russia, così coma fà la Bulgaria con Gazprom,
A pagare il prezzo più altro è l’Italia.
Che aveva ingenti rapporti di dipendenza dal gas Russo, la Germania altrettanto ma non paga i nostri prezzi.
Il suo Energiewende l’ha portata verso l’energia rinnovabile. E la conseguente richiesta di smantellamento delle centrali nucleari ora però bloccata e con la riattivazione di una centrale a carbone.
D’obbligo il dietro front data l’emergenza.
E l’Italia ora può appoggiarsi su Tap (Che se avesse dato retta a tutti i no del MoVimento 5 stelle e impedimenti organizzati, vari, ora c’è da chiedersi che farebbe..) e rigassificatori. Le centrali idroelettriche. Delle sette termoelettriche che dovevano essere dismesse entro il 2025, pare che data l’emergenza dovranno ripartire.
Ma non ha il nucleare della Francia, in vero qui ai nostri confini.
Ma anche di altre materie prime avrà necessità, nel momento in cui parliamo di auto elettriche e sospensione totale delle auto a benzina e diesel dopo il 2035.
Per le cui componenti dobbiamo rivolgerci a paesi quali la Cina e la Russia. Ricominciando il circolo della dipendenza.
E mi pare che questa mattina, il Segretario della Lega, lo abbia ben chiarito, con passi cauti ma sostanziali, su quello che è il suo pensiero e del partito su tali infauste sanzioni.
Nel corso della sua intervista a RTL. Momento di un’attiva campagna elettorale, che lo vede presente dalla Sicilia a Brescia questa mattina, in visita ai lavoratori di tutti i settori e nelle piazze.
Quello di Matteo Salvini, in vero, è un lecito dubbio, che tutti i politici italiani dovrebbero porsi.
E che abbiamo ognuno di noi, ogni cittadino che non sa come affrontare il caro bollette. Salvini fu l’unico, da subito, a sollevarne la portata del danno a cui si sarebbe potuto arrivare. E ci siamo infatti tra bollette bruciate in piazza o esposte nelle attività commerciali.
Le sanzioni nel momento in cui sono state emanate da Bruxelles, hanno avuto la reale prospettiva di quello che avrebbero generato?
È una giusta equiparazione di rischi e benefici?
Ci si è realisticamente chiesto, se avessero potuto realmente bloccare l’attività russa e fermare così l’operazione speciale russa, diventata poi una guerra, o avrebbero potuto portare gravi danni economici, alle popolazioni delle nazioni con cui la Russia aveva rapporti economico commerciali?
Quelli che oggi stiamo pagando.
E se le aziende chiuderanno, licenziando, dato che le bollette della luce sono quadruplicate, se il gas verrà sospeso definitivamente, ipotesi che può diventare reale, come sottolinea il Senatore Salvini, durante l’intervista. Cosa succederà?
Che dentro la coalizione di centrodestra si parli dell’opportunità, che queste sanzioni vengono ridiscusse e modificate o meno, sicuramente questo avviene. Così come è certa la posizione atlantista ed europeista.
Ma chi ha fatto opposizione in questi mesi, favorendo così, grazie al soffio sul fuoco, del malcontento popolare, la sua crescita nei sondaggi, a discapito di chi lavorava per l’Italia nel Governo d’emergenza.
Perché oggi non si possa permettere realisticamente, di criticare qualcosa che appare realmente criticabile e sotto gli occhi di chiunque, magari per non solleticare la disaffezione dell’establishment, è evidente.
Come invece il Segretario della Lega, possa fare, senza dover schiacciare l’occhietto a nessuno.
Dando così voce a ogni italiano che non sa come affrontare il presente, tra bollette quadruplicate e ora la mannaia delle cartelle esattoriali.
Avendo fattivamente partecipato al Governo e votato i provvedimenti di aiuto all’Ucraina.
Chi invece non lo può fare è perché, in virtù del fatto che voglia poter avere la chance di diventare premier, qualora il suo partito, risultasse quello più votato, si guarda bene dal fare oggi reale opposizione.
Quant’è bella opposizione…che si fugge tuttavia …