Di Al. Tallarita

Meeting di Rimini tutti sul palco. Un confronto moderato. In quello che è diventato un appuntamento di campagna elettorale. Un’unità programmatica quella del centro destra, seppur con le loro individualità. La questione energetica è cosa delicata. Matteo Salvini solleva un dubbio: saranno davvero utili queste sanzioni? Ed espone delle alternative energetiche come il nucleare pulito di nuova generazione.Il reddito di cittadinanza va mantenuto a fragili e disabili, dice Di Maio che da stesso ideatore lo critica, o meglio critica i centri dell’impiego. Va rivalutato. E poi scontro sulla scuola. Negli anni si è fatto avanti e indietro…l’unica cosa auspicabile sarebbe aumentare lo stipendio ai docenti, mettere in sicurezza ogni scuola e favorire l’impartizione di regole da persone competenti e aggiornate. A mio avviso.

Salvini oltre a questo, propone che i ‘libri di testo siano gratuiti o detraibili, poca spesa e molta resa’.

La Meloni propone più sport e fa bene, ma anche i voti alle elementari, su questo volendo ormai che si è modificata la procedura eglio lasciare le cose come stanno. Regole e rispetto della scuola dei docenti del loro ruolo, per educare e disciplinare gli alunni, parte dalle famiglie e arriva alle scuole, i voti o i giudizi o le lettere..poco cambiano.

Lupi e Tajani difendono, a ragione, sostegno alle scuole paritarie, che comunque forniscono un diritto pubblico.

Letta è stato non apprezzato e fischiato, alla proposta di portare la scuola obbligatoria sino alle superiori.

Il Corriere della sera di Roma oggi apre dicendo che mancano quarantamila ingegneri per attuare il Pnrr. E manca il personale qualificato. Perché manca coesione, tra formazione e proposte di lavoro.

Se rendessimo appetitive alcune posizioni lavorative, tutti vi auspicherebbero sostiene la Meloni.

Ma anche il numero chiuso a medicina potrebbe essere ripensato dato che mancano i medici e Matteo Salvini propone che al primo anno come in Francia si possa entrare tutti al primo anno.

Una chermesse che ha escluso o da cui si è escluso il M5s, assenza che ora usa come fiore all’occhiello di movimento atisistema. Una ritrovata purezza.

Salvini sottolinea: ‘Non vorrei che le sanzioni stiano alimentando la guerra’.Letta risponde di non cedere e che ‘le sanzioni sono una scelta europea (..) non dare segnali di cedimento a Putin (..) l’Italia deve essere molto netta, mantenere le sue alleanze’.

Ma Salvini ribatte che ‘la collocazione internazionale dell’Italia non si cambia’.

Dietro questo dibattito, la preoccupazione reale è quella energetica. Che si farà sentire in inverno in tutta la sua veemenza.

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