Di Al. Tallarita

L’incontro promosso da il Mattino, al palazzo Reale di Napoli, che festeggia i 130anni, tra il Senatore Matteo Salvini e il Presidente Vincenzo De Luca, è stata un occasione di confronto importante. Non solo per i contenuti, l’autonomia, il lavoro, la gestione dei rifiuti, la sanità e la scuola, il commento sulla gestione della guerra, ma soprattutto sorprendente, per il fatto di vedere questi due importanti personaggi della politica italiana, spesso opposti diametralmente, d’accordo su molte questioni. Dall’autonomia, alla gestione del conflitto. Ovviamente, non sono mancate le battute a cui il Presidente De Luca, ci ha abituato, che ha accusato, di essere in mano a incompetenti, per la gestione del conflitto. E nominando proprio, il segretario della Nato Jens Stoltenberg, dice de Luca ‘di nome e di fatto‘ giocando sulle parole.

La cosa più interessante è stata, il fatto che il Presidente della Regione Campania, si sia allargato dicendo, che la comunicazione mediatica in Italia è completamente mistificata. E che nega le responsabilità che sono da ambo le parti, dato che se si c’è un aggressore, che ha fatto della guerra preventiva la sua arma primaria, come fece Bush erroneamente, ma comunque tutti gli altri non sono innocenti, Europa inclusa. E il fatto che si dica che l’Ucraina, sia un paese altamente democratico e liberale è falso. Dato che il capo dell’opposizione, rimane arrestato e anche perché si nega l’eccidio, compiuto contro le comunità russe nel Donbass, già a partire dal 2014.  Recrimina il fatto, di dover avere a che fare con una verità detta a metà, che certamente cambia l’opinione pubblica.
Un incontro nel quale Salvini è De Luca, serenamente si sono confrontati su tematiche oggi per l’Italia fondamentali. Come la presenza degli inceneritori, il fatto di poter gestire la spazzatura come risorsa economica, ma anche l’importanza di dare valore alla problematica della disoccupazione del Sud. Perché un Paese come l’Italia, non può fare a meno del 20% della popolazione lavorante che resta disoccupata. Dice De Luca.
Il progetto della Lega Nazionale, che è stato promosso da Matteo Salvini, ha dato ampiamente i suoi frutti, vedendo tra le fila comunali e delle provincie, personalità del partito della Lega. Questo lo si deve alla visione esatta, che il Segretario della Lega ha avuto, quando ha fatto diventare il partito, un partito nazionale. Il Senatore ha sottolineato, anche la necessità di avere un programma comune per la scuola e la sanità in tutta Italia, affinché tutti abbiano gli stessi diritti. Cercare ciò che unisce e non quel che divide, ribadisce. Il Pnrr può essere un’occasione, ma non è una ‘bacchetta magica’. Centoventidue miliardi di questi soldi, sono prestiti. Ricorda il Senatore. Pertanto vanno ben investiti, per essere poi restituiti e ricorda che è stato presentato il progetto per il ponte sullo stretto di Messina, con l’auspicio che la Sicilia, possa diventare una penisola. E che sia un esempio, della straordinaria ingegneria italiana, nel mondo. E sull’autonomia, ribadisce Matteo Salvini, unita al merito e alla responsabilità, é la soluzione migliore. Unico modo per unire il Nord e il Sud. I Governatori spesso riescono a fare meglio, spendendo meno, rispetto agli organi centrali. E sottolinea che quello con Berlusconi, è un rapporto di fiducia e di stima per quanto ha realizzato in Italia. E proseguirà nel progetto del partito nazionale.


La democrazia è davvero al bivio? viene chiesto al Presidente De Luca citando il titolo del suo nuovo libro.
Il presidente ribadisce con gli auguri dovuti, a Il Mattino, che ha saputo negli anni raccontare, le tragedie ma anche le bellezze e cose importanti del sud, sempre con un’operazione di verità.
E in particolare, propone i dati della sanità italiana e campana, correttamente, con un giornalista specializzato.
Permane una disparità di opportunità, dice il Presidente, Nord – Sud, su scuola, sanità.
Dovuti a errori nell’amministrazione,
cialtronerie le definisce De Luca, nel Sud.
E di opportunismo nel nord.
Nelle risorse c’è inoltre una disparità ‘intollerabile’.
Ma è opportuno partire dallo stesso obiettivo, cioè, avere le stesse risorse, per ogni cittadino italiano. E criteri di valutazione rigorosi, sulla capacità di spesa. Ovunque, ancora più complesso il discorso se si parla di sanità ovviamente.
De Luca e Salvini Sono assolutamente d’accordo sul fatto che autonomia, possa essere una soluzione primaria, di queste disparità e di questi problemi.
Il presidente De Luca, compie però una critica serrata sulla gestione sanitaria della pandemia. Non escludendo nessuno da queste critiche e dicendo, che è stato fatto ben poco. Perché andavano ripartiti equamente i vaccini in tutta Italia. Critica il fatto che ciò non sia stato realizzato. Che non sia stato portato avanti, il progetto di creazione dei vaccini in Italia. Denotando inadempienza dello Stato centrale.
Il Segretario della Lega, si fa promotore di portare ai presidenti delle regioni del nord, questa sollecitazione che parte dal Presidente della Campania
Le critiche del Presidente De Luca, ovviamente, non hanno risparmiato il movimento cinque stelle, definiti demagogici e pressappochisti. Dove l’uno vale uno lo definisce un’idiozia che confonde il concetto di casta e quello di élite.
Ideologici, anche sulle grandi infrastrutture e sul trattamento dei rifiuti.
Ma il Presidente auspica a  una forza programmatica riformista, cerca un dialogo con la Lega e m5s di livello europeo, base per parlare di alleanze. Far finta di non vedere i problemi non porta lontano. C’è bisogno di grandi soggetti politici nel campo riformista.
Rispondendo a una domanda posta, il Senatore Salvini dice, che il Governo di unità nazionale terminerà quando si andrà a votare. L’Italia adesso, ha bisogno di si, non di ‘no’ che mettono a rischio il furto del paese.
In tutto il mondo i rifiuti diventano calore e ricchezza e in Italia bisogna che sia così o altrimenti significa vivere fuori dal mondo, su Marte, tuona il Segratario della Lega, che saluta De Luca e scherza sul fatto che verrà a trovarlo a Napoli più spesso, data la comunanza di intenti.

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