di Al.Tallarita

Si è respirata un’aria nuova questo sabato 14 maggio, ma anche l’entusiasmo, la fierezza e i contenuti solidi della Lega. Che riparte proprio da Roma, inaugurando una serie di incontri in tutta Italia, per ascoltarne le istanze.

Un’intensa giornata, in cui gli importanti ospiti intervenuti, in presenza e on line, hanno argomentato su centrali tematiche, che hanno dato i titoli ai pannelli della convention. Tra Lavoro, Autonomia, Geopolitica, Giustizia, Economia.

Con la chiusura del discorso, sentito e concreto, del Senatore Matteo Salvini, Segretario della Lega che dice:

“(..) la mia idea è quella di costruirlo insieme il programma con cui ci presenteremo alle elezioni, con cui governeremo questo paese nei prossimi anni, con 20 incontri, nelle 20 regioni italiane.Una premessa visto il momento delicato.E questo è il mio atteggiamento perché vedo anche sui siti on-line. ovviamente difficilmente domani troverete sui grandi giornali gli spunti interessantissimi [che] c’erano questa mattina alle 10.00, sull’energia, sul fisco, sul lavoro.Ho chiesto appositamente, che non fosse una giornata di partito.C’è stato un confronto sulla giustizia, dove c’erano due magistrati, due pubblici ministeri, che ritengono giusto scioperare contro la riforma Cartabia.C’era dall’altra parte invece Carlo Nordio, Alfredo Mantovano, che sostenevano la tesi esattamente opposta.Abbiamo sentito il rappresentante delle piccole imprese italiane ed europee parlare insieme al segretario della CISL e a quello del UGL. A me interessa il confronto.(..)Non i monologhi .(..) non ci possiamo permettere polemiche.

(..)”leggo su alcuni siti le polemiche l Nato la Finlandia ..Io sono stato in preparazione della prima comunione di mia figlia [c’è stata] una scritta che mi ha colpito .Parlare di pace non è mai fuori moda, una scritta che che era un pensiero di Papa Giovanni, che vale oggi più che mai: “cerchiamo sempre ciò che unisce non cerchiamo ciò che divide” .In questo momento, la priorità per quello che mi riguarda, [e per la] segretaria della Lega, da uomo di governo [è]: Fermiamo le armi. Il momento è drammatico che stiamo vivendo (..) ci sono 5000 testate nucleari, abbiamo parlato del nucleare sano, che riscalda le scuole, gli ospedali, [ma] c’è anche il nucleare meno sano, quello distruttivo.noi dobbiamo andare verso il disarmo non verso riarmo”.

Finlandia e Svezia sono paesi sovrani tuona il senatore liberi di scegliere per loro. Ma, è constatabile, di certo che il momento non sia quello esatto.

“(..)[dopo] l’iniziale invio di aiuti, umanitari economici militari all’inizio di questo conflitto, abbiamo il dovere morale da italiani di dirci dopo tre mesi, come riavviciniamo le parti, come evitiamo altre morti. Quindi questo deve essere quello che ogni giorno ci riporti all’ equilibrio, al buonsenso.(..)c’è un esperimento che è partito se non erro nel 2007 che coinvolge 35 paesi al mondo, per dare energia nucleare pulita e sicura, stasera in quello stabilimento stanno lavorando scienziati americani, russi, italiani e cinesi, è quello il mondo a cui io aspiro.Il mondo della collaborazione ,il mondo della cooperazione.Ho sentito Giovanni [Malagò], che ringrazio per le parole, ringrazio per il coraggio e ringrazio per la spinta, tutto quello che unisce al centro per far tacere le armi, lo sport deve unire non può dividere [così come] la musica, la cultura e la poesia. Ma veramente”.”(.)) hanno dato del Putiniano a Papa Francesco ..ma veramente?.. siamo nati cresciuti orgogliosi delle nostre libertà, delle nostre garanzie, dei nostri diritti ma per arrivare a Pace io vado oltre.. non posso essere accusato di simpatie turche, di tutto posso essere accusato, fuorché di essere filo turco o amico di Erdogan, ebbene, visto che Istanbul, è una delle sedi più accreditate per ospitare un eventuale momento di pace, se servisse io mi tengo per me mi lascio alle spalle le mie idee precedenti e vado a Istanbul a piedi!Perché la pace vale tutto“.

Leggevo Enrico Letta che oggi un’altra iniziativa è lo ius soli …(..) mi ero messo giù una bozza di discorso.Poi però per essere serio, se questo è un percorso per ascoltare e costruire, non faccio alle 7.00 di sera il discorso che mi ero messo giù 10.00 della mattina prima di ascoltare tutti.E dico, questo è un percorso che non offro solo alla Lega, che è una comunità, che è una famiglia. Da 30 anni provano a dividerci, non ci riusciranno per i prossimi 30 anni. Avviso ai naviganti… però vado oltre, a proposito di cercare ciò che unisce, questa non è l’idea di Italia della Lega, mi piacerà offrire questo percorso di ascolto di costruzione e di contributo all’intero centrodestra.Perché solo unito il centro-destra vince e governa questo paese.(..) mi spiace per quei dieci comuni..[in cui siamo divisi] dobbiamo fare di tutto per ritrovare l’unità anche in quei dieci comuni, però io penso che la lega abbia l’onore e l’onere di offrire questo percorso(..)”.

“(..) aggiungo qualche mia riflessione che secondo me dovrà contraddistinguere l’idea di Italia della Lega del centrodestra.[Parlare di] famiglia, oggi non potevamo mettere 10 panel, però la famiglia e nell’Italia che vogliamo, una delle cose più belle in Italia.(..) la cultura della vita da una parte [mentre] c’è lo sballo dall’altra parte.La mia Italia, non usa la donna, come un utero in affitto e non riconosce nessun tipo di droga come droga legale,la mia Italia riconosce l’importanza della famiglia.(..)È piccola nota a margine, siccome il mese scorso mi hanno attaccato perché ho osato andare a salutare, un premier di uno dei 27 paesi dell’Unione Europea, peraltro appena rieletto con 60% di voti Viktor Orban, così funziona in democrazia, era stato benedetto dal Papa la mattina, (..) il paese europeo, dove il tasso di natalità cresce maggiormente ogni anno, a suon di più 5% è l’Ungheria, dove c’è una legge sulla natalità.A proposito di tasse, che dal quarto figlio, rende la donna soggetto fiscalmente inesistente, estende il congedo parentale non solo alle mammee i papà ma fino ai terzi. E al terzo anno del bimbo ai nonni e dà un bonus per le auto familiari per 7 posti. Perché lì la famiglia, è un valore aggiunto, qua per qualcuno figlio è un problema economico, mi piacerebbe che il figlio non fosse un problema economico(..)”

“Chiudo con la pace. Faccio un appello a tutta la politica italiana,a tutto il giornalismo, al mondo delle università, dei sindacati delle associazioni, dei produttori, togliamoci la giacca, la felpa, la spilla,il distintivo, perché la guerra merita più prudenza, equilibrio, buon senso.La priorità adesso è fermare le armi e salvare vite. Salvare vite in Ucraina, salvare vite in Russia e salvare vite [e] posti di lavoro in Italia. Quindi tutta la politica, 60 milioni di Italiani, (..) tutti i sondaggi dicono [che] la maggioranza assoluta degli italiani, è contraria all’invio delle armi.E contraria alla produzione della guerra(..)abbiamo cominciato a dirlo due mesi fa(..)”.

Bisogna arrivare a una soluzione il più presto possibile, chiosa Salvini :

“(..) stringendosi la mano, con nessuno dei due [che si senta] umiliato; con tutti e due che cedono qualcosa, rispetto alle pretese. E con entrambi, che tornino dai loro cittadini, dalla loro famiglia, dicendo non ho perso la faccia, chiudo con il modello da cui sono partito.Se il modello è quello della rinnovata guerra fredda, dobbiamo impedirlo in qualsiasi maniera.(..)

“(..) stiamo vivendo in un momento di precari equilibri. Dove il gas, che qualche illuminato, vorrebbe che noi domani mattina non comprassimo più dalla Russia..[se] và in Cina, dove il petrolio che noi dovremmo comprare in più dalla Russia, và in Cina.

Quante guerre, noi Pacifici occidentali, (..) sbagliate, abbiamo fatto negli ultimi anni in Libia, in Siria ,in Iraq, in Afghanistan.Gheddafi [qualcuno] ci ha raccontato che bisognava farlo fuori perché avremmo stabilizzato il Nord Africa …lascio a voi il giudizio su 11 anni di guerra tra tribù, in Libia in Iraq, siamo andati perché c’erano i depositi di armi segrete, dopo un po’ si è scoperto che non era probabilmente il paese più pericoloso al mondo.In Siria stiamo ancora rimediando i danni,in Afghanistan, siamo andati a infilarci in una guerra, finanziando una parte in causa.. scappando vigliaccamente quest’estate ..col piccolo particolare di lasciare 7 miliardi di dollari di armamento in mano ai talebani.Che adesso non li stanno usando per motivi umanitari e a scopi umanitari.Quindi repetita iuvant ..Il clima di leggo alcuni analisi torniamo alla guerra fredda,saremo distanti per decenni,non ci parleremo più per decenni ed è sbagliato.

“(..) Sono preoccupato e chiudo,perché ho il dovere di essere onesto,ho incontrato amministratori, delegati, imprenditori, saranno a settembre e ottobre. [Sarà] un inverno difficile, a prescindere dalla guerra, tante fabbriche che chiuderanno ad agosto, non riapriranno a settembre.L’ inflazione rischia di arrivare più vicino al 10 che al 5.Il costo energia e materie prime, schizzerà almeno fino a tutto il 2023.(..) i problemi ce li [porteremo] avanti almeno per un anno e mezzo due anni ..Saranno momenti complicati,non ho voglia né tempo da perdere in litigi,la Lega è una famiglia, l’obiettivo è [che] il centro-destra,deve tornare essere una comunità, diversi, [ma] con un obiettivo comune.(..) governare per cambiare in meglio il paese. Io penso che se voi e chi ci sta seguendo da casa i milioni di Italiani che credono nella Lega, credono nell’Italia, credono nel cambiamento.Quando dico italiani,penso anche ai milioni di stranieri e di straniere per bene che sono qua.Sono arrivati più di 120 mila bimbi e donne, dall’Ucraina, in questi due mesi.Voi avete sentito una notizia di cronaca nera riferendosi a queste persone? Ecco l’Italia deve essere il paese più bello del mondo.Dove vivere.Dove lavorare, dove studiare.Dove fare l’amore,dove costruire il proprio futuro e la propria famiglia.Per le persone per bene,abbiamo il dovere di essere seri,preparati, compatti, però questo è un mio difetto, se sono convinto di una cosa la faccio perché nella vita ci sono e in politica come nel lavoro, due possibilità di stare al mondo.Vivere la vita commettendo anche errori,o farsela scivolare addosso,cioè essere protagonista, è artefice del destino proprio, della propria comunità,oppure star seduti in salotto e commentare quello che fanno gli altri.Nel nome del rancore, dell’invidia, della gelosia, non siamo fatti per essere quest.Abbiamo il dovere, di prendere per mano questo straordinario paese e di riportarlo là dove i nostri nonni, i nostri genitori ce l’hanno lasciata, con pazienza, lavoro e sorriso,viva la Lega,

viva l’Italia, evviva tutti voi”

conclude il segretario della Lega.

Circa nove ore di interventi anche in diretta social. Dove è intervenuto anche il presidente del CONI Anche i segretari delle sigle sindacali. Particolarmente sentito l’intervento di Luigi Sbarra, segretario della CISL.

che parla nel panel sul Lavoro:

Vogliamo un lavoro protagonista” dice il segretario Sbarra: “la rigenerazione dell’economia facendola evolvere in una nuova economia di mercato più resiliente più produttiva. E solidale. Un lavoro in cui le persone non muoiono. Né si ammalano. (..) Un lavoro che dà gas alla crescita.

Equa sociale sostenibile. Condividere un nuovo patto sociale rinnovando. (..) Dialogo e confronto col governo e le istituzioni sociali Partecipazione [È la parola centrale] .

Senza sostituirsi alle parti sociali a colpi di decreto. Per costruire condizioni che difendano il lavoro.(..) Dargli dignità qualità stabilità. Centralità della persona. Significa lavorare per l’Italia che vogliamo per il lavoro che vogliamo. (..)

È Indegno assistere alla perdita ogni anno di 1300 uomini e donne. Negli ambienti lavorativi. Un grande investimento sulla formazione sulla prevenzione. Parlare di salute e sicurezza nei posti di lavoro in già sui banchi di scuola. Una cultura della sicurezza che è anche cultura della legalità.

Noi ci siamo per sostenere. Le vostre iniziative e le vostre battaglie”. Conclude il Segretario della CISL .

Per la Giustizia sono intervenuti il presidente Ostellato. Tre pubblico ministero e un giudice. Infante, Mantovano, Nordio e la Perinu. E la Senatrice Bongiorno. Con la moderazione on line di Bruno Vespa, da Milano.

Nel panel sulla Geopolitica, aperto dai dati del professor Amadori, il primo intervento è stato del responsabile esteri della Lega Fontana che ha aperto dicendo

“La geopolitica e il futuro dell’Italia, comunque saranno, in questo periodo, all’interno di un acceso dibattito. Ma la cosa fondamentale, quando si parla di strategie di geopolitica, è che dobbiamo capire che non è una cosa che riguarda solo gli esteri. Ma il futuro dell’Italia [che] passa da ciò che noi vogliamo essere in futuro per 70 anni. Dopo la seconda Guerra mondiale abbiamo pensato che la storia non sarebbe più tornata. Abbiamo pensato, che si doveva vivere solo di economia. Che la guerra, non sarebbe stata più la preoccupazione. Abbiamo pensato, che le comunità non fossero più importanti.
Che le tensioni riguardassero solo paesi lontani. E non, magari, qualcosa che invece poteva riguardare anche noi. Di quante ce ne sono state, sono state quelle che abbiamo visto come distanti.
Ora ci troviamo in una situazione nella quale, la storia torna in maniera preponderante a bussare alla nostra porta.
E quando bussa la storia, gli effetti che possiamo avere sono due: o decidere che non vogliamo farne parte, quindi uscire dalla storia. Sono stati tanti popoli del passato, che sono usciti dalla storia c,he non sono più presenti. Oppure decidere di tornarci come protagonisti. Ma serve una nuova pedagogia nazionale. Serve capire che una certa forma, di politicamente corretto, che basava tutto sull’individualismo, sulle multinazionali, sulla appiattimento ideologico, è una forma che ci fa uscire dalla storia. Serve invece ritornare all’ identità, al tradizionale senso di comunità, al fatto di pensare che gli uomini non sono dei numeri, schiavi dell’economia. Ma sono parte dei popoli, sono persone che hanno un’identità, una cultura, una tradizione e all’individualismo, contrapporre le famiglie. Per le reti anche la demografia è una questione geopolitica. Topolini che invecchiano, che non hanno figli, sono destinati a scomparire. E guardate che i nostri avversari, in alcuni casi anche nemici, ne tengono conto di questo. Quando una popolazione solo anziana, impaurita, pensa solo all’economia. È facile preda di chi magari, vuol prendere la sua sfera di influenza o farle del male. Ma probabilmente, se possiamo avere un effetto di riflessione, su questa guerra, ne va anche di quello che deve avere. Di quello deve fare l’Italia nel suo futuro e quindi magari, cominciare a occuparsi un po’ più del Mediterraneo. A casa nostra, l’Italia. Nel mezzo del Mediterraneo. Se foste uno straniero e guardaste la cartina geografica, vi accorgerete immediatamente, che l’Italia dovrebbe avere, come avuto per tanti anni un ruolo predominante nel Mediterraneo. Invece noi, abbiamo rinunciato negli ultimi anni, pensate alla Libia. È il caso più emblematico, pensate anche la Tunisia, degli anni 80, avevamo [un]’influenza. [Si deve] iniziare a pensare al nostro ruolo in Europa.
Cosa sarà il futuro dell’Europa?
Vedo un’Europa che ha degli interessi diversi. C’è un nucleo storico: Francia, Germania, Italia, che ha interessi [a] volte diversi, ma sicuramente comuni, dal lato europeo. Altri paesi nell’est europa, essendo molto più vicino alla Russia, avranno un’influenza anche all’interno della NATO diversa.
E questo ci potrebbe chiaramente aiutare. Capendo quali sono i paesi, con cui possiamo fare sponda, per capire quale sarà il nostro ruolo. [Un] migliore futuro anche all’interno dell’Europa.
Attenzione, che non significa come gli ultimi vent’anni, andare in Europa a fare gli europeisti e non capire che là tutti gli stati difendono i propri interessi.
È una cosa fondamentale, ci sono tre punti, secondo me, che sono fondamentali per l’Italia nel futuro. Riuscire per quanto possibile, ad ottenere l’indipendenza energetica. E quindi certe ideologie, devono scomparire. Perché non sono produttive ma ci autodistruggono. Dobbiamo avere l’indipendenza alimentare; qualcuno con la globalizzazione si augurava che tutto fosse un mercato unico, comune, con tutti felici, tutti contenti. Abbiamo visto che non è così. lo abbiamo visto nella pandemia e lo vedremo ancor di più con questa guerra(..)”.

Tra gli ospiti convenuti on line, presenza d’eccezione è stata Rudolph Giuliani. Che dichiara di provenire, da una compagine politica conservativa.

E dice “.. la mia intera famiglia viene dall’Italia è molto interessante che si può essere americani alla 100% e di avere un grande attaccamento alle proprie radici“.

continuando:

Ecco perché [sono] molto lieto di collegarmi con voi dagli Stati Uniti. Sono un paese che ha portato avanti la civiltà occidentale. Ci sono naturalmente diversi aspetti ma il nostro obiettivo è quello di creare un’unione più perfetta come dice la nostra costituzione, in cui tutti possano [stare] e vivere meglio”.”Uno dei miei predecessori Fiorello La Guardia, anche lui era un italo-americano[padre triestino] e quando è diventato sindaco di New York ha prestato giuramento. Come gli antichi greci e che avrebbe portato avanti la polis, per renderla migliore di come l’aveva ricevuta”.”E questo dovrebbe essere l’obiettivo personale di ognuno di noi (..) che il nostro paese sia riconsegnato meglio di come ce l’hanno lasciato e questo naturalmente avanza di una fase molto difficile.Fase che abbiamo già vissuto negli anni ’70, anche quando c’è stato uno dei migliori presidenti che abbiamo avuto Reagan.La pace e la sicurezza che c’erano allora, ci hanno portato a sconfiggere il comunismo, a portare, alla fine della fiera, a far crollare la cortina di ferro”.E Giuliani ha continuato dicendo:”(..) [i] paesi hanno dato un grande contributo a questa pace e adesso (..) stiamo vivendo un periodo di ricostruzione delle parti e della popolazione (..) abbracciando quelli che sono i principi fondatori gli Stati Uniti”.”a differenza dall’Italia o del Regno Unito dei paesi dai quali potete venite” (..) lui mi ha portato l’illuminazione della filosofia occidentale ha ricevuto il beneficio degli insegnamenti giudaico cristiani e oggi siamo giusti nei confronti di tutti (..) lo siamo stati sicuramente”Poi accenna alla situazione dell’ex presidente Trump:”Avete visto come il presidente Trump è [perseguitato] dai partiti di opposizione, sono 5 anni in cui si tenta di accusarlo e di condannarlo per un crimine. E hanno creato questa conclusione con la Russia.. l’hanno inventata.. questi fondi che sarebbero arrivati a Trump [sono] una falsa narrativa [per] accusarlo ma queste accuse erano .. tutte inventate dai suoi avversari.Per quanto pesa, ovviamente, queste sono tutte quante fandonie, inventate (..) e il paese è diviso. Perché ci sono coloro che ammirano il presidente Trump e anche una fetta più ampia di persone, che hanno detto, che [sia] stato il miglior presidente di questo secolo, (..) il migliore di tutti i presidenti (..)”E conclude:”L’economia oggi è a un livello infimo, la peggiore degli ultimi 40 anni. E non posso neanche toccare la questione della politica estera degli Stati Uniti. In questo momento, vorrei fare una citazione di uno degli ex colleghi del presidente Biden, quella dell’ ex segretario alla difesa, perché quando parlava di Joe Biden, che era vicepresidente, diceva che Biden, non ha mai avuto ragione su qualsiasi argomento di politica estera. E questo era un membro del governo

Obama”.

E sono intervenuti anche l’ambasciatore di Francia in Italia, i ministri Stefani, Garavaglia, Cingolani, Giorgetti, questi ultimi due online, e la Ministro Gelmini..

 Si è parlato di Autonomia con l’intervento in presenta del presidente della Lombardia Fontana e on line del presidente de Veneto Zaia e dei sindaci di Palermo e Ferrara.

Si è parlato di Economia con gli ospiti i prof. Boria, i commercialisti Bracco, Caradonna (dei commercialisti cattolici), Mandolesi e poi anche Il sottosegretario all’economia Freni, Rubertelli (presidente del consiglio del notariato), Spaziano Testa (presidente di confedilizia).Tutti moderati da Bechis (direttore di Verità e affari).

Apre il panel, il professor Amadori, direttore di Yoodata, parlando di globalizzazione:

È utile fare partire l’azione politica da un serie di dati.

La globalizzazione è l’insieme dei flussi di merci, di capitali e di persone che attraversano il mondo. Ma quali sono i grandi poli della globalizzazione? .. sul totale del commercio mondiale l’interscambio di gran lunga dominante vale 763 miliardi di dollari l’anno è fra Unione Europea e Stati Uniti. Sono questi due superpoli economici più per 657 miliardi di dollari l’anno. Un interscambio fra Stati Uniti e Cina. Noi abbiamo tre grandi protagonisti mettendoli insieme abbiamo più del 80% della globalizzazione e sono gli Stati Uniti la Cina l’Europa come è stato detto.L’importante è che l’Europa diventi consapevole della sua forza. È un gigante economico ma è un nano geopolitico. Tutti gli altri scambi sono marginali. Fra Cina e Russia e 140 miliardi fra Unione Europea e India 74 fra Russia e Stati Uniti 36 fra Russia e Africa 19. Quindi l’Europa, deve essere consapevole del suo peso nella globalizzazione e mirare davvero a un peso politico, proporzionale al suo peso economico. Com’è distribuita la ricchezza nel mondo ? Il PIL mondiale pil del mondo circa 85000 miliardi di dollari quello italiano vale 2000 miliardi di euro e ora presentiamo poco più del 2% del PIL mondiale. Il paese con la quota più grande sono gli Stati Uniti, che valgono un quarto della produzione di ricchezza nel mondo.Intorno alla seconda guerra mondiale, valevano ancora quasi il 50%.Poi abbiamo un secondo gigante, la Cina, col 16% e poi abbiamo i paesi che singolarmente sarebbero piccoli. i colori vi danno i continenti l’aria verde e l’Europa l’area zurra E l’Asia abbiamo degli Stati Uniti a sinistra abbiamo Sud America. Il resto del mondo in basso in giallo e poi guardate come Sono marginali i paesi africani, quindi teniamo conto di questi rapporti di forza che sono i rapporti di forza, nella produzione di ricchezza nel mondo.Ma attenzione perché il mondo è anche enormemente indebitato. Chi è il più grande debitore del mondo ?Sono gli Stati Uniti e una quota elevata del debito in Stati Uniti è detenuto dalla Cina.La Cina ha invece una quota di debito piccola rispetto rispetto al PIL quindi è il più grande creditore mondiale e gli Stati Uniti il più grande debitore Mondiale.L’Italia ha un debito piuttosto alto.Il Giappone ha un debito pubblico enorme. Il 18% dell’ indebitamento mondiale, pur avendo un’economia che pesa il 6% dell’ indebitamento mondiale, della produzione mondiale.Il Giappone è un caso interessante. Perché dimostri che si può avere anche tanto debito, ma essere una società del benessere, della ricchezza distribuita e della produzione, diciamo, di ricchezza. Perché è una questione di qualità del debito. Ma, non si parla più di debito buono è debito cattivo, si parla genericamente.In realtà il debito, proprio come il colesterolo, c’è quello buono e quello cattivo.Il Giappone un esempio molto indebitato, ma con un’altissima qualità della vita.Tutto questo, rientra negli scenari geopolitici del futuro.

Il prossimo appuntamento sarà il 23 a Genova.

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