di Al. Tallarita
Il Presidente?
…Per me Mario Draghi. Dopo il ritiro di Berlusconi. Ma i Presidenti in Italia si decidono a sinistra o non si fanno. Hanno lavorato con le serpi in seno. Ora si potrà dire di tutto, (lo avevo scritto che Letta non è la sinistra) ma in verità ci sono parti precise dei partiti, che hanno dimostrato di lavorare sotto banco. E altri che hanno voluto il mantenimento dello status quo, per non perdere le poltrone.. ormai il Parlamento del resto è in mano ai peones…
E ai finti sorridenti amici.
Dopo ciò, Conte, ha dimostrato la sua inconsistente leadership. I cinque stelle sono cinquemila, tra gruppetti e vari leader allo sfascio..
I nomi erano stati dati tanti, probabilmente, per bocciarli tutti e arrivare a Draghi.
Ma non lo volevano.
E così Mario Draghi al suo nome è dovuto arrivarci da solo. Nonostante chi con onestà, si sia speso per lui. Con una strategia non palese. Si perché alcuni fondamentali incontri, lo confermano.
Ma lui andando da Mattarella, che altri in fila.. non ne ha voluti, ha segnato il passo successivo.
Matteo Salvini ha fatto il massimo, ma il centro destra o meglio “quale centro destra” come ha detto La Russa, in particolare FI, ha detto no.
Cercando di toccare la sua leadership. Che resta incontrastata. Perché in quel che resta della coalizione nessuno può cantare vittorie.
I motivi tanti, l’iniziale candidatura del Presidente Berlusconi, i veti interni, le spaccature evidenti, che hanno minato la candidatura di Elisabetta Casellati, non votata proprio dai suoi di FI. Era un modo per tastare il terreno e non toccare il nome del Presidente del Consiglio.
Ora a destra si è evidenziato che esistano: LEGA, FDI con due leader distinti, nei singoli partiti e ..macerie di FI senza leader dopo l’uscita del loro Presidente.
Ma attenzione, la trattativa c’è stata.
Matteo Salvini si è speso fortemente, quello che si potrà dire ora, è solo figlio della solita ricostruzione miope, ma i lupi vestiti da agnelli sono imprevedibili e i peggiori…
Il Mattarella bis..arriva dopo sei giorni in cui si è delineato tutto quello che sarà. Si, dovranno ancora votare..ma poche sorprese. Seppur ai colpi di coda a questo punto non c’è fine…….
Con le votazioni successive alle porte e che darà il peso preciso di ogni partito e ogni leader. Naturali, riconfermati e nuovi. Nonché ago della bilancia, di un esito chiaramente, non scontato.